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Economia

Lavoro e Scienze Umanistiche: in Fvg percorsi "agevolati" per neolaureati

L'assessore regionale Loredana Panariti ha spiegato i laureati in Lettere e Beni culturali possono oggi trovare sbocchi occupazionali interessanti anche in settori diversi da quelli direttamente collegati alla loro specializzazione grazie alle iniziative della Regione grazie ai fondi comunitari

«La Regione Friuli Venezia Giulia è tra le prime realtà a avere previsto percorsi di avvicinamento al lavoro per i neo laureati in scienze umanistiche: tale scelta ha già fornito i primi risultati positivi». Lo ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università, Loredana Panariti, intervenendo a Udine, nella sede dell'ateneo, all'affollato incontro con gli studenti del polo umanistico sul tema 'Progettare il futuro orientare lo studio'.

L'assessore Panariti, nel rilevare che i laureati in Lettere e Beni culturali possono oggi trovare sbocchi occupazionali interessanti anche in settori diversi da quelli direttamente collegati alla loro specializzazione, grazie al tipo di formazione che li facilita nei contatti e nelle relazioni, ha ricordato che l'Amministrazione regionale ha innanzitutto stabilito di inserire le attività di avvicinamento al lavoro del sistema universitario del Friuli Venezia Giulia, composto dai due atenei, di Trieste e di Udine, e dalla Sissa, nel contesto di quelle sostenibili attraverso i fondi comunitari. In particolare, nel quadro del piano Garanzia Giovani, volto a favorire l'avviamento dei neolaureati verso un'occupazione di qualità.

L'obiettivo di assicurare a tutti gli studenti le stesse opportunità, sono così nati i viaggi di studio all'estero, ovvero soggiorni che hanno consentito e consentiranno l'approfondimento della conoscenza delle lingue straniere. La Regione ha inoltre investito sui master, sia nel Friuli Venezia Giulia che all'estero, mettendo a disposizione dei due atenei 4 milioni di euro, affinchè possano essere messe a sistema anche le competenze dei laureati nelle discipline umanistiche. Ha altresì previsto incentivi per i tirocini, assicurando la copertura del 70 per cento della spesa sostenuta. A tale proposito, l'assessore Panariti, nel precisare che «il tirocinio deve essere considerato e vissuto come un percorso formativo, e non come una forma di lavoro sottopagato», ha ricordato che la prossima legge di stabilità prevederà uno stanziamento di 500 mila euro destinato a sostenere specificamente tirocini a favore dei laureati in scienze umanistiche.

Per il periodo 2015-2020 è inoltre stato predisposto uno stanziamento di oltre 6,3 milioni di euro per assegni di ricerca e dottorati di ricerca da parte delle due università regionali e della SISSA, con un'attenzione particolare a coloro che sono in possesso di lauree nelle materie umanistiche.

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