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Economia

Legge di stabilità, Serracchiani: «Bilancio sano, seimila occupati in più»

Il bilancio è stato rilevato oggi dalla Serracchiani alla cerimonia delle Premiazioni del lavoro e del progresso economico

La legge regionale di stabilità mostra un bilancio sano. Lo ha rilevato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, dal palco del Teatro Nuovo Giovanni da Udine dove oggi si è svolta la cerimonia delle Premiazioni del lavoro e del progresso economico a cura della Camera di commercio di Udine.Tra i riconoscimenti tributati, anche la Targa dell'Eccellenza alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.

Serracchiani ha affrontato i temi generali dettati dal titolo della manifestazione "Scenari di ricostruzione economica" in una conversazione con il direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier. «Non dimentichiamoci - ha osservato la presidente del Friuli Venezia Giulia - che siamo la prima Regione d'Italia per quanto riguarda l'avanzo di bilancio. I nostri conti sono in ordine" e sono contrassegnati anche da "300 milioni di entrate in più, il che significa che siamo riusciti ad attrarre investimenti».

Per quanto riguarda gli aspetti d'insieme dell'azione di governo, «Siamo riusciti a consolidare - ha aggiunto Serracchiani - tutte le iniziative che avevamo intrapreso già da qualche anno, a partire dalle riforme». Riferendosi alle cifre che fotografano lo stato di salute del Friuli Venezia Giulia, «Ci sono numeri positivi - ha sottolineato Serracchiani -seimila occupati in più, un tasso di occupazione che sale e un tasso di disoccupazione che finalmente inizia a scendere». Quanto al calo degli incentivi che ha rallentato gli ingressi nel mondo del lavoro: «Il dato è ancora positivo e noi lavoriamo perché migliori"».

A tale proposito Serracchiani ha ricordato che, accanto alla conferma delle linee della legge Rilancimpresa FVG, la Regione si accinge a lanciare la nuova misura "Attivagiovani", che sarà dotata per il 2017 di 2 milioni. «Si tratta - ha spiegato - della possibilità di creare una sorta di cittadinanza attiva: i giovani e giovanissimi che non cercano immediatamente un posto di lavoro avranno la possibilità di confrontarsi con un'esperienza retribuita nella Pubblica amministrazione, dal sociale alla sanità ad altri settori, per acquisire - ha concluso Serracchiani - un minimo di preparazione che possa servire poi per il vero e proprio ingresso nel mondo del lavoro».

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