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Fvg-Iran: nuovi traffici portuali con lo scalo di Trieste

«Siamo la prima Regione che oggi sottoscrive accordi con l'Iran, di fronte ai presidenti Matteo Renzi e Hassan Rouhani», ha sottolineato oggi al Campidoglio la presidente Serracchiani a conclusione della cerimonia di sottoscrizione dei documenti ufficiali

«Industria, infrastrutture, energia e scienza»: in questi settori, principalmente, l'Iran - nelle parole del presidente Hassan Rouhani - intende avviare «collaborazioni e investimenti con l'Italia» e ieri a Roma, nell'ampio ventaglio di prospettive di cooperazione tra i due Paesi che la recentissima fine delle sanzioni economiche nei confronti di Teheran ha decretato, il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica islamica hanno siglato tre specifici documenti di partnership in campo infrastrutturale, espressamente dedicati ai traffici portuali con lo scalo di Trieste, frutto della recente missione istituzionale che la presidente della Regione Debora Serracchiani ha svolto nelle scorse settimane nella capitale persiana.

«Siamo la prima Regione che oggi sottoscrive accordi con l'Iran, di fronte ai presidenti Matteo Renzi e Hassan Rouhani», ha sottolineato oggi al Campidoglio la presidente Serracchiani a conclusione della cerimonia di sottoscrizione dei documenti ufficiali: «siamo l'unico porto, Trieste, che ha già in tasca un accordo di gemellaggio con uno scalo iraniano, parallelamente ad un memorandum con Iran Shipping Lines, che è interessata a collocarsi in Europa e guarda con interesse al capoluogo giuliano».

La prima "dichiarazione congiunta" tra Friuli Venezia Giulia, con la presidente Serracchiani, Autorità portuale di Trieste, rappresenta dal commissario Zeno D'Agostino, e Iran Shipping Lines/Irisl, con il suo presidente e amministratore delegato Mohammad Saeidi, conferma (frutto delle riunioni avvenute a Teheran a metà gennaio) che sarà avviato lo studio esplorativo per valutare le possibilità di estendere i servizi marittimi di linea iraniani al porto di Trieste utilizzando navi-madre o "feeder", con l'obiettivo, viene sottolineato nella dichiarazione, «di consentire alle merci di raggiungere l'entroterra europeo via Trieste, rotta che ha dato prova di essere una soluzione economicamente vantaggiosa e fattibile». Viene inoltre dichiarato che i tre "attori" (Regione, Porto di Trieste e Irisl) valuteranno la possibilità di porre in essere vari servizi accessori e il rafforzamento della cooperazione, attraverso lo scambio di conoscenza, per il miglioramento delle attività portuali negli scali iraniani ma soprattutto saranno analizzati i possibili sviluppi per nuove «attività logistiche correlate alle opportunità offerte dai Punti Franchi del Porto di Trieste».

Serracchiani, D'Agostino e il viceministro allo Sviluppo infrastrutturale, Mohammad Saeednejad, hanno quindi siglato il protocollo d'intesa trilaterale per la cooperazione tecnica e la formazione specializzata nei settori della gestione della sicurezza e della prevenzione degli incendi in ambito portuale, lo scambio di informazioni e l'organizzazione di studi specifici in materia, l'aggiornamento reciproco delle informazioni in materia di sicurezza e prevenzione, la programmazione di iniziative congiunte in Friuli Venezia Giulia e in Iran.

Sempre per quanto riguarda i traffici marittimi tra Golfo Persico e Adriatico settentrionale, Serracchiani, D'Agostino e Saeednejad hanno poi firmato il "memorandum of understanding" per l'incremento degli scambi marittimi e commerciali tra Trieste e Bandar Abbas, lo scalo iraniano situato sullo stretto di Hormuz, con il transito di merci varie in colli e di contenitori, mentre saranno anche attivate sinergie nei settori ambientale, tecnologico e formativo. Nel dettaglio, l'accordo si prefigge, tra l'altro, di avviare nuovi progetti marittimi; la realizzazione di studi e ricerche con scambio di informazioni sui servizi portuali, carico/scarico merci, imbarco/sbarco dei passeggeri, stoccaggio delle merci; la creazione di banche dati marittime Ict ed Edi (Electronic data interchange); la messa a punto di progetti di sviluppo portuale, tra cui infrastrutture marittime/portuali e studi di marketing; infine, la cooperazione reciproca nel campo della protezione dell'ambiente marino contro l'inquinamento causato dalle navi.

Alla luce di questi accordi, «non escludo un'ulteriore presenza del Friuli Venezia Giulia in Iran già nel corso del 2016 - ha rimarcato la presidente della Regione - guardando comunque con altrettanto interesse a sviluppi nei settori nelle infrastrutture, della ricerca e della scienza con la Cina».

«Da oggi siamo partner di un Paese con 80 milioni di abitanti, ricco, che si deve aprire, che ha bisogno sia di importare che di esportare merci e prodotti, per cui il porto di Trieste (che già si trova sulla direttrice di traffico con la Turchia, si trova ora ad essere a livello europeo, e non solo nazionale, lo scalo più avvantaggiato per questo tipo di relazioni», ha affermato il commissario D'Agostino. «Per il porto di Trieste tutto ciò si traduce nello studio con Irisl di nuovi traffici, nella valutazione del potenziamento delle linee esistenti con la Turchia, nell'analisi dell'insediamento nel nostro porto di operatori iraniani, in tutti i settori sui quali lo scalo lavora: siamo contentissimi, portiamo a casa un 'pezzo importante' della nostra strategia internazionale», ha concluso D'Agostino.

Alla cerimonia erano presenti Giuseppe Bono, AD Fincantieri e Gianpietro Benedetti, presidente e amministratore delegato Gruppo Danieli; i ministri Paolo Gentiloni, Pier Carlo Padoan, Federica Guidi, Stefania Giannini, Maurizio Martina; il nuovo rappresentante dell'Italia presso la Ue Carlo Calenda; l'ambasciatore d'Italia in Iran Mauro Conciatori.

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