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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Saldi estivi, il FVG è la regione dove durano di più

L’indagine di Format Research evidenzia che, "la metà dei commercianti spingerebbe per posticipare appunto l’avvio dei saldi al terzo sabato di luglio, con divieto di attività promozionali nei 30 giorni prima della data di inizio". Confcommercio: "Valuteremo una riforma"

La nostra regione è la più generosa in fatto di vendite promozionali, per lo meno dal punto di vista dei tempi. Il Friuli Venezia Giulia è infatti il territorio che ha il periodo dedicato ai saldi più lungo per l'estate 2019. Proprio i tempi risultano essere al centro del dibattito tra i commercianti in un’indagine commissionata da Confcommercio Fvg e curata da Format Research.

Le posizioni di Confcommercio e Federmoda

Sul periodo che va dal 6 luglio fino al 30 settembre, secondo lo studio "la maggior parte degli operatori si dice favorevole a uno spostamento in avanti dei saldi (almeno di tre settimane), in modo tale che questi assumano a tutti gli effetti le fattezze della svendita di fine stagione". Un tema sul quale è intervenuto anche il presidente regionale di Confcommercio, Giovanni Da Pozzo che ha commentato come l'ipotesi verrà approfondita "prossimamente con il maggior coinvolgimento possibile della base".

Nel dibattito ha voluto esserci anche la presidente regionale di Federmoda Antonella Popolizio, che ha affermato "anche di fronte a un meteo spesso imprevedibile, si impone un ragionamento di modifica. Fermo restando che la parola “saldi” rimane strategica per favorire le vendite di fine stagione". 

L’indagine Confcommercio-Format Research

L’indagine di Format Research evidenzia che, "se un quarto dei commercianti del Fvg è favorevole alla liberalizzazione delle vendite promozionali, la metà spingerebbe per posticipare appunto l’avvio dei saldi al terzo sabato di luglio, con divieto di attività promozionali nei 30 giorni prima della data di inizio" così si legge nella nota. Proprio il giorno di apertura, peraltro, è stato segnato da violenti eventi atmosferici che hanno scoraggiato le prime vendite. "Una partenza non confortante – ha commentato Da Pozzo – in un quadro di stallo dei consumi che non contribuisce a previsioni favorevoli".

Il campione intervistato

Considerazioni che sono anche del campione intervistato, per il quale i clienti dovrebbe aumentare solo "leggermente" rispetto a un anno fa, in modo tale da recuperare almeno quanto il meteo ha tolto a maggio. "L’indicatore di sintesi relativo alla previsione dell’affluenza in negozio durante i saldi estivi 2019 (pari a 44 in Friuli Venezia Giulia) è differenziato per territorio: 52 nella provincia di Trieste, 43 a Pordenone, 41 a Udine, 39 a Gorizia. L’andamento insoddisfacente delle vendite primaverili ha però instaurato la consapevolezza che molto difficilmente la stagione potrà essere recuperata. 

Aumenta la percentuale di sconto

"In questo scenario - prosegue lo studio - si prevede in aumento la percentuale media di sconto, che dovrebbe aggirarsi attorno al 50%. Le riduzioni di prezzo (consistenti), spiega Format Research, rispondono all’esigenza di invertire un’annata complicata; si cerca di recuperare il più possibile quanto perso finora. La percentuale media di sconto è prevista in crescita rispetto a dodici mesi fa (+5%) e sono diversi gli esercizi commerciali che dichiarano di alzare l’asticella già durante i primi giorni di saldi".

La previsione sugli incassi

Il 10% del campione prevede che nel corso della stagione dei saldi estivi 2019 incasserà in misura maggiore nel confronto con un anno fa, l’80% in eguale misura, poco meno del 10% invece in misura inferiore. Leggero incremento degli incassi rispetto al 2018 (+1%): è dunque questa la previsione degli esercenti. Il dato, se confermato a fine settembre, non sarà tuttavia sufficiente a recuperare una stagione compromessa dal lento avvio delle vendite e, soprattutto, dal rallentamento dei mesi precedenti" così conclude la nota.

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