A Trieste una tavola rotonda per i 30 anni della rivoluzione romena
Venerdì 10 maggio 2019 alle ore 17,30 con ritrovo presso il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, a Trieste in Piazza Vittorio Veneto, Palazzo delle Poste, pianoterra, avrà luogo una tavola rotonda sulla Rivoluzione romena, scoppiata nel dicembre del 1989. Protagonisti di eccezione della tavola rotonda, patrocinata dal quotidiano Il Piccolo di Trieste e dal Consolato Generale della Romania a Trieste, organizzata dall’Associazione Decebal con il Museo Postale di Trieste: Petrisor Morar, Paola Spinelli, Marius Oprea. (di seguito brevi curricula).
La tavola rotonda
La tavola rotonda sarà presieduta da Guido Barella. Interventi previsti di Ervino Curtis, Presidente Associazione Decebal, ed Elena Pantazescu Curtis, Segretario Generale Associazione Decebal. Espressioni di saluto in apertura di Maria Letizia Fumagalli, direttore della Filiale Poste Italiane di Trieste, Chiara Simon, Direttrice del Museo Postale, S.E. Victor Cosmin Lotreanu, Console Generale della Romania a Trieste. Nelle sale del Museo verrà inaugurata una mostra sulla rivoluzione romena.
La mostra per celebrare la rivoluzione
La mostra si sviluppa su 15 pannelli con testi e fotografie piò 5 bacheche per gli oggetti. I temi trattati sono collegati ai drammatici giorni di dicembre 1989 con alcuni pannelli sui titoli dei giornali triestini, a volte contradditori, legati alla confusione ed alla mancanza di notizie, almeno nei primi giorni. Alcuni pannelli sono poi dedicati ai Graffiti apparsi a più riprese sui muri di Bucarest, ma anche in alte città, che rappresentano le sensazioni di coloro che hanno partecipato in prima linea alla rivoluzione, alcuni rimanendo feriti ed altri perdendo la vita. Altri pannelli sono dedicati ai francobolli che hanno rappresentato la rivoluzione romena. Altri pannelli ancora riportano una gran parte dei libri usciti sulla rivoluzione, sui crimini del regime comunista, e su Ceausescu. Melle bacheche si trovano dei pezzi originali del muro di Berlino, medaglie comuniste e postcomuniste, gadget della rivoluzione, e molto altro ancora.