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Agenda: Gio 26 maggio, " Aggiungi un Senso a Tavola"

Giovedì 26 maggio il Master in comunicazione della scienza della Sissa organizza una cena sensoriale, per scoprire come “degustare il cibo con il cervello”. Saranno il neurochirurgo Sergio Acampora, lo psicologo Massimiliano Zampini, il food...

Giovedì 26 maggio il Master in comunicazione della scienza della Sissa organizza una cena sensoriale, per scoprire come "degustare il cibo con il cervello".

Saranno il neurochirurgo Sergio Acampora, lo psicologo Massimiliano Zampini, il food designer Paolo Barichella e il sommelier Bruno Cataletto, biologo marino e degustatore ufficiale dell'Associazione Italiana Sommelier, a guidare i partecipanti in un'esperienza multisensiorale, al ristorante Pepenero Pepebianco di Trieste, a partire dalle 19.30.

I cinque sensi hanno un ruolo fondamentale nella percezione dei sapori e, attraverso stimolazioni chimiche e fisiche, dialogano con bevande e alimenti.Il menu della serata è stato appositamente studiato per trasformare il ristorante in un laboratorio gastronomico: differenti portate per solleticare tatto, udito, vista, gusto e olfatto.


"La percezione del cibo può essere considerata una delle esperienze multisensoriali per eccellenza" spiega Zampini, che al Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell'Università di Trento e Rovereto studia i meccanismi cognitivi e percettivi che guidano l'interazione tra i sensi.

Prima di portare alla bocca cibi e bevande possiamo già apprezzarne l'aspetto, mentre le informazioni uditive tipicamente si rendono disponibili quando addentiamo e mastichiamo.

"Pensate al rumore che produciamo quando mordiamo una bella mela croccante o al rumore di un grissino che si rompe fra i denti. Ricerche recenti sembrano indicare che anche queste informazioni possono influenzare la percezione del cibo" precisa. La valutazione di una pietanza non si basa, infatti, solo sulle informazioni rilevate dalla bocca e dalla lingua (il «senso» del gusto nell'accezione comune), ma anche sull'olfatto e sull'udito.

Tutti potranno dunque constatare quale sia il ruolo della vista nell'apprezzare un bel piatto, ma al tempo stesso il ruolo dell'olfatto nelle percezioni sensoriali dei profumi e degli aromi e in che modo l'udito, apparentemente marginale nel laboratorio gastronomico, possa trovare la sua esaltazione in cucina nella cottura e nella preparazione dei piatti. "Gli organi di senso, però, sono dei semplici vettori in grado di trasmettere stimoli al cervello: la vera degustazione ha luogo nella nostra mente" spiega Acampora.
Barichella, esperto internazionale di food design, durante la cena tesserà i legami tra scienza e design. "Il food design è un momento creativo che coinvolge designer e chef allo scopo di esplorare il cibo e l'alimentazione sotto tutti gli aspetti, con il contributo di chimici e scienziati, che si occupano di tecnologia, nutrizione, salute e sicurezza, alla ricerca di una chiave per declinare l'emozione polisensoriale legata al mangiare".
Il sommelier Cataletto precisa: "Cercheremo di dimostrare, inoltre, come la creazione di un perfetto abbinamento tra cibo e vino nasca in parte delle nostre abilità sensoriali, che si possono affinare con la pratica, ma anche da conoscenze specifiche acquisite con l'esperienza".

L'evento Aggiungi un senso a tavola, organizzato dal Master in comunicazione della scienza della Sissa di Trieste, sarà ospitato dal ristorante Pepenero Pepebianco in via De Rittmeyer, 14/a, Trieste, il 26 maggio alle 19.30.

Il costo della cena, di 25 euro a persona, include antipasto, primo piatto, secondo piatto, dolce e bevande a tema.

Eventuali consumazioni aggiuntive non sono comprese.

I posti disponibili sono limitati, per informazioni e prenotazioni chiamare al numero: 3337991877.

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