Successo per l'Aida: il Verdi vince la sfida della doppia inaugurazione
Teatro gremito per la seconda rappresentazione dell'opera di Verdi. Una storia che racconta l'amore con grande umanità
Mettere in scena due capolavori a distanza di pochi giorni e registrare uno straordinario successo sembrava un'impresa ardua, eppure il Verdi ha vinto la sfida dimostrando, come anticipato, capacità tecniche, artistiche e produttive. Teatro gremito anche ieri, 4 dicembre, per la seconda rappresentazione dell'Aida (la prima è andata in scena domenica 1 dicembre), lo spettacolo fuori abbonamento che ha aperto, con Turandot, la Stagione di lirica e di balletto.
Scritta da Giuseppe Verdi in occasione dell'inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, Aida è un'opera che sin da subito accolse il favore del pubblico e che ancor oggi risuona nei teatri di tutto il mondo. E se a destare la curiosità degli spettatori è stato ancora il fascino dell'esotico e le regali trombe, a sorprenderlo è stata l'umanità che gli interpreti sono riusciti a comunicare sul palco. D'altronde, Aida è sì l'opera della Marcia trionfale di Verdi, ma allo stesso tempo è una storia che spartisce il dolore, regalando ad ogni personaggio la propria dimensione: l'amore e l'amore non corrisposto, la lontananza dalla patria e il tradimento del proprio popolo in virtù dell'amore.
Guidati dalla musica magistrale di Verdi, eseguita magnificamente dall'Orchestra diretta dal Maestro Fabrizio Maria Carminati, è difficile distogliere lo sguardo dal palco, nonostante la sceneggiatura piuttosto scarna nei primi atti. Ma a ricordarci la magia di quella terra lontana è il coro, diretto da Francesca Tosi, che incarna perfettamente la sacralità della preghiera e che si è particolarmente distinto anche grazie alla collaborazione tra il Coro della Fondazione e quello dell’Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet.
Tanti gli applausi a scena aperta del pubblico per Amneris (Anastasia Boldyreva) - i cui costumi e trucco sono degni di nota (Costumi del Teatro di Odessa ripresi da Giada Masi) - e Aida (Anna Litvinova). Molto apprezzate la maestria e le coreografie (Morena Barcone) del corpo di ballo di Odessa (National Academic Theater of Opera and Ballet). Piacevole l'interpretazione di Gianluca Terranova nei panni di Radames.
Gli altri interpreti: Andrea Borghini (Amonasro), Cristian Saitta (Ramfis), Fulvio Valenti (Il Re), Blagoj Nacoski (Un messaggero) e Rinako Hara (Una sacerdotessa).
Regia di Katia Ricciarelli e Davide Garattini Raimondi, scene e disegno luci Paolo Vitale, Movimenti scenici e Assistente alla regia Anna Aiello.
L'opera andrà nuovamente in scena il 6 dicembre alle 20:30. Maggiori informazioni qui.