Apre "Trieste città della conoscenza", la vetrina della Trieste scientifica
Inaugura il nuovo spazio dove “toccare con mano” la ricerca targata Trieste
Mercoledì 20 dicembre, ore 11.00
Piazza della libertà, 8 (all’interno della stazione ferroviaria), Trieste
È l’ultima creatura del protocollo “Trieste Città della Conoscenza”: uno spazio di public engagement sui temi della ricerca, situato all’interno della stazione ferroviaria di Trieste e aperto a cittadini di tutte le età, turisti e visitatori di ogni genere. Sarà ufficialmente inaugurato mercoledì 20 dicembre alle 11.00, in Piazza della libertà 8, all’interno della stazione (accanto alla parafarmacia) in presenza dei rappresentanti degli enti e dell’assessore del Comune di Trieste Angela Brandi. Tutti sono invitati a partecipare.
Il protocollo, che organizza anche Trieste Next, mette insieme Comune di Trieste, università ed enti di ricerca in una rete di collaborazione attiva per agevolare il dialogo tra i suoi protagonisti, che sono davvero moltissimi. Con l’ultimo aggiornamento di quest’anno infatti la rete è arrivata a coinvolgere ben diciannove enti.
Lo spazio, nato dallo sforzo comune di tutte le realtà che fanno capo al Protocollo d’intesa, è pensato come un luogo fisico e facilmente accessibile poiché situato in una zona centrale e molto frequentata della città, raggiungibile con treno e autobus. Qui si proporranno attività diverse, come workshop, presentazioni, laboratori, proiezioni, mostre interattive, ecc., che avranno come argomento le attività di ricerca condotte dalle istituzioni triestine. Si tratta di una vera e propria vetrina per gli enti scientifici aperta tutto l’anno, che sorge proprio a metà strada fra i luoghi di Trieste Next (Piazza Unità) e quelli di ESOF (il Porto vecchio), lo Euro Science Open Forum, il grande appuntamento della città con la scienza europea che si terrà nel 2020.
Le attività di public engagement (letteralmente: coinvolgimento pubblico) sono importanti per la vita pubblica cittadina, specialmente per quel che riguarda la governance scientifica, ovvero tutte quelle decisioni politiche che riguardano temi “scientificamente sensibili”, che spaziano dalla sanità all’energia, passando per l’ambiente, l’educazione, ma anche l’economia e molto altro ancora. Per questo motivo queste attività sono promosse anche dall’Unione Europea.
Gli enti triestini inoltre sono da sempre impegnati nel ridurre la distanza fra la Trieste scientifica e la cittadinanza: proprio questo nuovo spazio rappresenta un ulteriore passo in questa direzione, pensato per favorire uno scambio continuativo, poiché sarà aperto ogni giorno, fra i cittadini e gli istituti. Le attività proposte saranno costantemente rinnovate con una programmazione in continua evoluzione.
Tanti appuntamenti, aperti a tutti
Come ci si può dunque informare sui prossimi appuntamenti? A questo scopo, in contemporanea con l’inaugurazione dello spazio fisico, verrà messo online il nuovo sito di Trieste Città della Conoscenza, www.triesteconoscenza.it: oltre a proporre informazioni sul protocollo e le realtà che ne fanno parte, verrà costantemente aggiornato con notizie sulle attività e gli appuntamenti proposti dagli enti, in stazione ma anche altrove. Il nuovo sito è anche perfettamente integrato con gli strumenti social ed è quindi utile per ricevere tempestivamente ogni novità.
Mercoledì 20 dicembre alle 11.00, verrà dunque presentato il nuovo spazio (e il nuovo sito) con tutte le attività future che verranno qui proposte. Sarà presente anche Angela Brandi, assessore all’Educazione, scuola, università e ricerca del Comune di Trieste che ha supportato con convinzione questa nuova iniziativa.
“Per l’amministrazione comunale questo nuovo spazio e il rinnovato sito rappresentano (e rappresenteranno) un punto di riferimento e un valore aggiunto per il marketing territoriale e per avvicinare sempre più i cittadini alla scienza prodotta dal mondo della ricerca presente nella nostra città”, commenta Brandi. Una grande soddisfazione dunque: “se oggi questo progetto si realizza lo dobbiamo all’intenso lavoro di tutti gli enti del protocollo che hanno collaborato per questo obiettivo comune”.