A San Giusto il tradizionale concerto di Natale della Cappella Civica
Il 26 Dicembre, giorno di Santo Stefano, da oltre vent’anni la cattedrale di San Giusto viene colmata da fedeli, appassionati e turisti in visita alla città giuliana riuniti per ascoltare l’abituale concerto di Natale della Cappella Civica di Trieste. Anche quest’anno questo tradizionale appuntamento musicale si ripresenterà puntuale, momento particolarmente prezioso e suggestivo all’interno dei festeggiamenti natalizi tergestini.
Il concerto, che avrà inizio come di consueto alle ore 18.00, comincerà con una prima parte dedicate a melodie medieval-rinascimentali che sarà inaugurata da un celebre inno d’avvento, “Veni, veni Emmanuel”, elaborato da Roberto Brisotto. Si proseguirà dunque con “Ad cantum leticiae” (elaborazione di Marco Sofianopulo) e “Gaudete” (elaborazione di Roberto Brisotto), due brani che con modalità diverse, si fanno portavoce della gioia che accompagna l’annuncio della nascita del Salvatore attraverso un linguaggio musicale che accosta la schiettezza della musica devozionale popolare al fascino arcaico di quella antica. La seconda parte sarà dedicata al repertorio di cultura musicale austro-tedesca e comprenderà tre elaborazioni di corali luterani nonchè l’intera “Pastoralmesse”, del compositore austriaco Josef Gruber. In seguito la Cappella Civica, fino ad allora impegnata in cantoria, scenderà davanti all’altare maggiore per l’ultima parte, quella più amata dal pubblico, comprendente alcune elaborazioni, per mano di autori vari (Sofianopulo, Zardini, Radole, Rutter) di alcune delle più note melodie natalizie appartenenti a tradizione diverse (Stille Nacht, Tu scendi dalle stelle, Adeste fidelis, Mary had a baby, Joy to the world). Saranno presenti anche due momenti riservati esclusivamente al grande oragno Mascioni conservato nella cattedrale cittadina. . Alla guida della Cappella Civica ci sarà, naturalmente, l’attuale direttore dell’istituzione, il M.° Roberto Brisotto, all’organo il titolare dello strumento della Cattedrale, il M.° Riccardo Cossi.