“Pray for the peace of Jerusalem”, il concerto in memoria di Marco Sofianopulo a San Giusto
Si terrà domenica 1 dicembre, alle 20.30, nella Cattedrale di San Giusto a Trieste, con ingresso libero, “Pray for the peace of Jerusalem”, concerto memoriale in ricordo di Marco Sofianopulo nel quinto anniversario della morte. La Nuova Orchestra da Camera “Ferruccio Busoni” diretta da Massimo Belli, il Coro della Cappella Civica di San Giusto con il maestro Roberto Brisotto e il Complesso Vocale “Gruppo Incontro” con la maestra Rita Susovsky eseguiranno Nigun di solitudine e abbandono, violino Lucio Degani e “Pray for the peace of Jerusalem”, cantata per soli coro e orchestra con soprano Marianna Prizzon e baritono Alberto Gallo.
Chi era Marco Sofianopulo
Nato a Trieste nel 1952 da famiglia di origini elleniche, Marco Sofianopulo ha conseguito i diplomi di pianoforte, composizione (è stato allievo prediletto di Giulio Viozzi) organo e composizione organistica e percussioni. Giovanissimo è entrato a far parte del corpo docente del conservatorio Tartini di Trieste dove ha insegnato dal 1975 lettura della partitura, composizione vocale e corale. Autore dal linguaggio libero, moderatamente cromatico, sensibile alla cultura delle sue origini elleniche, ha composto opere che spaziano in ogni campo della musica. Nel 2010 la prima opera lirica è stata rappresentata al Teatro Lirico Nazionale di Atene. Le sue musiche sono state eseguite in Europa e in altri continenti, premiate in concorsi, pubblicate da numerose case editrici, registrate da emittenti radio TV e incise su LP e CD. Compositore di altissimo livello artistico e di talento, che lascia un elevato patrimonio musicale, ha diretto per 28 anni la Cappella Civica di San Giusto, sviluppando un’intensa attività istituzionale, ma anche concertistica, in collaborazione con prestigiosi maestri, musicisti e orchestre. Mancato il 14 novembre del 2014, la sua eredità artistica è custodita dal Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e, a Trieste, dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nel fondo a lui intitolato, comprendente la totalità delle sue musiche, manoscritte e a stampa.