"Conosciamoci", Consulta degli immigrati: martedì i richiedenti asilo si presentano alla città
La Consulta degli Immigrati del Comune di Trieste è lieta di invitarVi all'incontro "CONOSCIAMOCI - un incontro con i richiedenti asilo" che si terrà il giorno 19 gennaio 2016 presso la Sala "B. Bazlen",Palazzo Gopcevich, Via Rossini 4, Trieste.
«All'evento - riferiscono gli organizzatori - aderiscono: ACLI Trieste, Associazione Andandes, ANOLF, ARCI Servizio Civile Trieste, CASA Internazionale delle Donne Trieste, Camera del Lavoro UIL di Trieste, CGIL Trieste, CISL Trieste, Comitato pace e solidarietà Danilo Dolci, Associazione interculturale Etnoblog, Associazione dei mediatori culturali Interethnos, Mosaico per un comune avvenire, Senza confini- Brez meja, Associazione culturale Spaesati Quasi totalità della popolazione mondiale vuole prima di tutto una sola cosa: vivere serenamente con i propri cari in un luogo che permette loro una degna esistenza».
«Non è più tempo di ipocrisie e di deroghe - continua - ai principi fondanti della nostra società, di premiare gli interessi dei singoli sottomettendo gli interessi universali. Vi è bisogno di un maggiore impegno delle istituzioni preposte nazionali e internazionali, cui tutti noi abbiamo delegato la sicurezza e il rispetto dei diritti umani, che fanno ancora poca leva su diplomazia e cooperazione per prevenire e gestire i conflitti. Va contrastata concretamente la deriva politico-culturale che spinge l’Europa verso un ritorno al passato, dove erigere muri e indicare lo straniero, il migrante, il rifugiato, come nemico, serve per distrarre l’opinione pubblica dai problemi interni e raccogliere consensi elettorali».
«L’attenzione - concludono - va puntata anche sulla islamofobia, che rischia di diventare un sentimento diffuso e di alzare dentro le nostre società muri invalicabili, producendo discriminazioni e divisioni soprattutto tra le giovani generazioni, con l’obiettivo di ragionare insieme sulle strategie da mettere in atto per arginare i pregiudizi e valorizzare le diversità attraverso la conoscenza reciproca. Vogliamo fermare la spirale di violenza e di follia umana con il diritto, le libertà, il dialogo, la solidarietà, la cooperazione, la giustizia sociale, il lavoro dignitoso, il rispetto dell’ambiente. Abbiamo bisogno di fare società, tessere relazioni sociali, ricostruire spazi collettivi di confronto e di scambio culturale».