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Cultura

Festa della Donna, al Museo Postale di Trieste mostra su «Le grandi donne della storia»

La mostra verrà inaugurata al Museo Postale di piazza Vittorio Veneto martedì 8 marzo alle ore 11.00. Sarà visibile a tutto il 4 aprile. Successivamente, nelle giornate del 17 e 24 marzo, il museo proporrà due pomeriggi di approfondimento sul tema con la partecipazione di alcune scuole

Conoscere il passato tentando di entrare in contatto ideale con alcune delle sue figure rappresentative. Un’operazione complessa perché presuppone una conoscenza e tali approfondimenti necessari a tratteggiare quanto meglio possibile il personaggio esaminato. Si sono cimentati al riguardo gli studenti degli istituti scolastici triestini Carducci, Slomsek e la scuola ebraica Morpurgo-Tedeschi. In preparazione alla Festa dell’8 marzo, studenti e scolari hanno studiato a fondo, con l’aiuto dei propri docenti, la vita di alcune figure femminili della Resistenza triestina. E hanno concluso la propria indagine storica realizzando dei poster informativi e scrivendo una lettera di riconoscenza a quelle donne che, con il proprio esempio, hanno contribuito alla costruzione di una società migliore all’insegna della partecipazione e dell’emancipazione.

Il progetto della direzione del Museo Postale di Trieste di Poste Italiane si intitola “Imparare la scuola al museo” e ha coinvolto oltre alle scuole citate diversi soggetti – l’Associazione delle Donne Ebree italiane/W.I.Z.O., la sezione locale dell’Anpi/VZPI, l’associazione “Espansioni”, l’Udi “Il caffè delle donne” e l’Udi “La Mimosa” - impegnati a dare visibilità a alcune donne che durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale si sono distinte per coraggio e risultati. Si parte da Lidia Menapace, nata a Novara nel 1924, già staffetta partigiana e oggi senatrice e scrittrice tuttora attiva, per continuare con Alma Vivoda, muggesana, la prima partigiana a cadere per mano nazifascista nel 1943. Un approfondimento è stato dedicato a Rita Rosani, medaglia d’oro al valore militare, ebrea partigiana caduta combattendo sul monte Camun. Altri contributi riguardano Zora Perello, deportata e morta a Ravensbruck nel febbraio 1945 e a Marina Bernetich, comandante partigiana e successivamente deputata della Repubblica Italiana. Per continuare con Aurelia Benco Gruber, agronoma e successivamente deputata della Repubblica, fondatrice del Partito Socialista rappresentato nel C.L.N. Durante l’occupazione nazista, la sua casa diventò rifugio per partigiani e ebrei. Infine Maria Lupieri, artista triestina che visse buona parte della sua vita in Lombardia pur mantenendo i contatti con la propria città; durante la Resistenza, fu staffetta partigiana dal lago d’Orta a Milano.

La rassegna del Museo Postale di questo 2016 segue a un anno di distanza l’indagine storica dedicata al ruolo delle donne nella Grande Guerra.«Rispetto a questo periodo storico – spiega la curatrice museale Chiara Simon – durante la Seconda Guerra Mondiale, le donne  partecipano spesso al conflitto in prima persona, combattendo al fianco degli uomini, comunque continuando a sostituirli nelle loro mansioni civili. Dopo il 1945 esse continuano a lavorare per l’emancipazione e l’eguaglianza al servizio della nazione». 

La mostra verrà inaugurata al Museo Postale di piazza Vittorio Veneto martedì 8 marzo alle ore 11.00. Sarà visibile a tutto il 4 aprile. Successivamente, nelle giornate del 17 e 24 marzo, il museo proporrà due pomeriggi di approfondimento sul tema con la partecipazione di alcune scuole.

L’orario di apertura del Museo: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il sabato dalle 9 alle 12.25. Per informazioni, il telefono è lo 040/6764264 o 040/676293.

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