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Cultura

San Giusto: inaugurato nuovo percorso espositivo, con restauri e nuovi supporti illustrativi (FOTO)

Rossi: «Puntiamo a risultati ancor più alti dei già rilevantissimi conseguiti nel 2017, col “passaggio” dai 55.000 a oltre 110mila visitatori»

Un nuovo allestimento, anche con una nuova ”tinta base” di un elegante e luminoso color ottanio (a metà strada tra il blu e il verde, simile alla coda di pavone, ma anche – come è stato spiegato oggi – ai momenti più “pieni” e forti del mare triestino) a contrassegnare gli sfondi e le basi d'appoggio dei reperti, a loro volta tutti ripuliti e restaurati non solo nelle parti metalliche ma anche in quelle lignee, curate queste ultime da una falegnameria specializzata; e poi nuovi e più essenziali e incisivi testi illustrativi, tradotti anche in inglese e affiancati, per i non vedenti, da apposite “mappe tattili”; e, ancora, un nuovo percorso espositivo, con un senso di percorrenza diverso dal precedente e la “partenza”, inedita e mai utilizzata in precedenza per l'itinerario museale, dal Bastione Rotondo, per iniziare la visita da una nuova sala “introduttiva” che racconta la storia del Castello e dello sviluppo della città, anche per meglio andare incontro alle esigenze di un più semplice e lineare apprendimento a favore di di scolaresche e gruppi numerosi di visitatori.

Tutto questo è stato realizzato dal Comune di Trieste per rendere ancora più attrattivo e più facilmente fruibile quel Castello di San Giusto, sito storico fondamentale e di centrale importanza e visibilità della Città, che già negli ultimi tempi ha fatto registrare un numero di visitatori fortemente crescente ma che si prepara ora, con questa riuscita “rivisitazione”, ad attrarne ancora di altri, in linea con le aspettative e i progetti di ulteriore valorizzazione disegnati dall'Amministrazione.

Risultati e intenti di sviluppo che sono stati manifestati oggi in occasione della pubblica presentazione del grande lavoro fin qui svolto, con un evento inaugurale intitolato “Le stagioni delle armi. Trieste e il suo Castello”, al quale sono intervenuti l'Assessore comunale alla Cultura, la direttrice del Servizio Musei e Biblioteche Laura Carlini Fanfogna, il responsabile dei Civici Musei Storici e Artistici Stefano Bianchi, le curatrici e i collaboratori che si sono impegnati in tutti i settori e per i diversi aspetti della nuova esposizione.

Il progetto di rivisitazione – è stato sottolineato – ha interessato tutti gli spazi del Castello (il Museo storico e l'Armeria, il Lapidario Tergestino con le sue vestigia soprattutto romane, aree esterne come l'Atrio e il Cortile delle Milizie) e intende valorizzare sia l’edificio che le collezioni contenute attraverso un percorso espositivo e di allestimento che si pone come innovativo, rispettando nel contempo l’esposizione originaria ormai storicizzata (risalente agli anni ’30 e poi ai ’60-’80 del ’900) che si riveste così di nuovi significati.

Si è voluto – come detto - rinnovare completamente i supporti alla visita, anche per dare conto dello stato attuale degli studi sul Castello e approfondire la conoscenza della ricca collezione oplologica (ovvero di armi bianche e da fuoco), fornendo al visitatore uno strumento nuovo e completo per la comprensione del complesso e affascinante mondo delle armi nella loro evoluzione storica, dal Medioevo al XIX secolo.

Il tutto – ha osservato la direttrice Laura Carlini - con una nuova stesura dell'apparato testuale più snella e agevole da leggere, sia dagli italiani che dagli stranieri, e nuovi pannelli didascalici connotati da una grafica moderna e coordinata e dal bel “colore guida”, l’ottanio, che ritorna anche nelle strutture espositive, nonché corredati da immagini storiche di Trieste e del Castello, per la maggior parte inedite, frutto di una ricerca iconografica nelle ricche collezioni della Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte.

Un ampio e attento lavoro, dai risultati davvero piacevolissimi, che – ha rimarcato l'Assessore comunale alla Cultura – punta a far guadagnare a San Giusto risultati ancor più alti dei già rilevantissimi conseguiti nel 2017, col “passaggio” dai 55.000 a oltre 110.000 visitatori, frutto anche di un forte e convinto impegno organizzativo “strutturale”, per cui si è voluto riportare in Castello anche numerosi spettacoli di qualità, musicali e teatrali.Ma non finisce qui – ha aggiunto l'Assessore – poiché ancora a San Giusto intendiamo proseguire l'opera aprendo, fra qualche mese, anche una sala multimediale e, in prospettiva, riqualificare la ex falegnameria per tenervi corsi d'arte – di scultura, pittura, artigianato – in particolare rivolti ai giovani.

E' toccato ancora alla direttrice Laura Carlini Fanfogna rivolgere infine un sentito e non rituale ringraziamento al responsabile dei Civici Musei Storici e Artistici Stefano Bianchi che ha coordinato tutti gli interventi, alle curatrici delle due “parti” in cui l'opera è stata suddivisa, Michela Messina con Anna Krekic per il Museo del Castello e l'Armeria, Marzia Vidulli Torlo per il Lapidario Tergestino, e ancora Massimiliano Schiozzi di “Comunicarte” per lo stile  dell’allestimento e l'”immagine coordinata”, la Falegnameria Burelli per la realizzazione dell’allestimento e i restauri in legno, Susanna Moser per le traduzioni e altri collaboratori ancora (vedi “colophon”, in calce alle “schede” illustrative).

E' seguito l'atteso momento della partenza del “giro”, sul nuovo itinerario con ingresso dal  Bastione Rotondo, introdotto da Stefano Bianchi e poi, nella Sala iniziale dedicata alla Città di Trieste e alla sua Storia, con un'illustrazione dei contenuti e delle scelte museali adottate, da parte di Michela Messina e Anna Krekic, di fronte anche a un già numeroso e attento gruppo di turisti che si era nel frattempo formato.

Il Castello di San Giusto è aperto tutti i giorni, dalle ore 10 alle 19, con biglietto d'ingresso di 3 Euro (ridotti 2 Euro). Informazioni sul sito www.castellodisangiustotrieste.it (tel. 040-30.93.62).

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