Triple "A" Day, degustazione vini "mai banali e poco attenti alle mode"
Dopo gli anni '60 l'Italia del vino riscopre se stessa ed entra, grazie al sogno di pochi uomini illuminati, nel grande mercato internazionale producendo qualità capace di concorrere con i grandi vini francesi.
Penso a Incisa Della Rocchetta e al suo Sassicaia, a Gaja e i suoi Barbaresco, ad Antinori e al suo Tignanello.
La rivoluzione è in corso e, in pochi anni il panorama enoico cambia drasticamente.
Producendo vini di altissimo livello, seguendo tecniche all'avanguardia, si sviluppa anche una produzione su larga scala generando un boom economico.
L'industria impone i suoi ritmi e a volte il suo gusto. A questa deriva globalizzante, agli inizi del nuovo millennio, contro le lobby dell'industria e le sue regole, alcuni viticoltori, ritirandosi in una sorta di "palestra della pallacorda", si organizzano in gruppi di resistenza.
Penso a Vini Veri di Serralunga d'Alba e, soprattutto, alle Triple A di Velier. E proprio sotto l’acronimo AAA (Artigiani, Artisti, Agricoltori) sottoscrivono uno statuto con regolamento annesso impegnandosi a difendere il vino dagli attacchi della "vis globalizzandi".
Niente chimica in vigna, lieviti selezionati, niente concentrazioni, niente piacionerie che inseguano il gusto del momento ma passione e competenza sempre al servizio della terra che ospita i loro vigneti, fedeli agricoltori, artigiani e artisti del loro terroir. Questo movimento in pochi anni scuote il panorama enologico, favorendo la nascita di nuovi produttori fedeli ai principi triple A e risvegliandone altri che ritornano sui loro passi riprendendo i metodi di produzione dei loro padri.
Non nascondo la mia ammirazione e il mio tributo per il loro essere vignaioli; per quello che fanno, per come lo fanno e per quello che rappresentano.
Maurizio Zazzeron e il suo staff dei Supermercati Zazzeron, coaudiovato da Lorenzo Rosei, uomo di riferimento a Trieste di Velier (deus ex machina delle triple A), organizzano un evento imperdibile per gli amanti del vino.
19 vignaioli A A A del calibro di Movia, Cotar, Denis Montanar, Radikon, Clai, solo per citarne alcuni, presenteranno i loro capolavori
Lunedì 13 Febbraio nella sala Piccola Fenice in via S. Francesco.
Un'occasione rara per degustare delle piccole ma grandi opere d'arte che nascono dalla terra e che raccontano la terra in una delle sale più belle di Trieste, già ridotto del teatro Rossetti.
G. Lescovelli
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