Flashmob contro le pellicce: sabato doppio appuntamento in piazza Cavana
«Anche quest'anno le pellicce continuano ad essere considerate un abbigliamento alla moda. La realtà che si cela dietro una pelliccia o anche solo agli inserti di pelliccia, quelli che vediamo troppo spesso adornare cappucci e polsini dei nostri giubbotti invernali, è una tristissima realtà di sofferenza inutile e morte. I milioni di animali destinati a diventare capi d'alta moda hanno trascorso una vita orribile rinchiusi in gabbie anguste e prive di qualsiasi stimolo, forzati ad una prigionia innaturale e logorante che li conduce a livelli di stress assurdi e all'autolesionismo, per poi trovare la libertà con una morte atroce: scuoiati vivi, gasati o uccisi con elettrocuzione. Non più fortunati sono quegli animali non allevati appositamente ma strappati alla natura per diventare pellicce: catturati tramite le tagliole, spesso devono attendere il cacciatore che li ucciderà dopo giorni di attesa tra le sofferenze e le infenzioni procurate dalle trappole (senza contare il numero enorme di animali non da pelliccia che cadono inesorabilmente vittime anch'essi delle stesse trappole).
Lo rilevano nell'evento facebook dedicato gli organizzatori della manifestazione (Leal e Comitato di Liberi Cittadini per la difesa degli Animali e della salute umana), con doppio flashmob al mattina e al pomeriggio, che avrà luogo sabato 5 dicembre dalla 10 alle 19 in piazza Cavana».
«È di pochi giorni fa - spiegano - la notizia dell'occupazione di un allevamento di visoni nel modenese da parte degli attivisti di Essere Animali, un'azione molto forte e realizzata con l'obiettivo di bloccare l'uccisione di questi animali senza colpe, prevista proprio in questi giorni nelle camere a gas, e chiedere al Governo il divieto di allevamenti simili in tutto il paese.
«A Trieste - ancora - l'associazione animalista Leal, fondata da Kim Buti e impegnata attivamente dal 1978, organizza un efficace flashmob in piazza Cavana per sensibilizzare i cittadini sull'inutile barbarie insita in un capo d'abbigliamento in pelliccia di animale e per dire basta a questa incivile industria di morte. Il 5 dicembre, nell'ambito di un banchetto informativo, gli attivisti e i volontari indosseranno maschere e guanti bianchi macchiati di sangue e in cerchio, accompagnati dalla musica, deporranno al centro inserti dismessi di pelliccia recitando slogan e considerazioni sulle atrocità a cui sono stati sottoposti quegli animali.
L'evento della Leal avrà luogo nell'arco della mattinata (primo appuntamento alle 11,30) e nel pomeriggio e sarà anche l'occasione per distribuire materiale informativo e creare un video del flashmob da divulgare online».
«Per chi fosse - concludono - *realmente* interessato a partecipare al flashmob di sabato, il primo appuntamento è previsto alle ore 11,mentre il secondo nel pomeriggio alle 16 e alle 17,30. Vi forniremo sul posto le maschere, i guanti, i cartelli e il megafono»