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Si Parla di Abuso e Maltrattamenti nel..."Il Silenzio"

“IL SILENZIO” è il titolo dello spettacolo della Compagnia teatrale Fatebenesorelle di Vicenza per sensibilizzare sul tema dell’abuso e dei maltrattamenti ai minori.L’evento artistico andrà in scena al Teatro Miela giovedì 29 e venerdì 30...

"IL SILENZIO" è il titolo dello spettacolo della Compagnia teatrale Fatebenesorelle di Vicenza per sensibilizzare sul tema dell'abuso e dei maltrattamenti ai minori.
L'evento artistico andrà in scena al Teatro Miela giovedì 29 e venerdì 30 settembre: una prima rappresentazione si terrà giovedì per gli operatori sociali, sanitari ed educatori e sarà seguita da un incontro formativo.
Venerdì mattina è prevista una seconda messa in scena dello spettacolo, rivolta agli studenti delle classi quinte superiori, e infine venerdì sera, alle ore 21.00, lo spettacolo sarà replicato per la cittadinanza, con ingresso gratuito.
Tutte le attività e i dibattiti si terranno al Teatro Miela, che ha accolto l'invito a partecipare al progetto.

La rappresentazione - affidata alla regia e scenografia di Daniela Mattiuzzi e Patrizia Zanco (quest'ultima anche interprete) - tratta dell'omertà, del ruolo controverso dei media, dei professionisti e del segreto professionale, della cultura popolare, della sofferenza delle vittime. I bambini presenti in scena, tra gli 8 e gli 11 anni, sono triestini e saranno accompagnati dall'attrice Daniela Gattorno, secondo le prescrizioni fornite dall'Ufficio provinciale del lavoro sulla tutela della salute, dell'integrità psicofisica e la moralità dei minori. L'organizzazione dell'evento è a cura dell'Ufficio Progetti della Direzione Sanitaria, Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina.
"E' stato scelto il titolo 'Il silenzio' per raccontare in modo non offensivo un tema così delicato - hanno spiegato gli assessori Grim e Famulari - e che è frutto di un lungo lavoro e forte impegno di squadra per contrastare il fenomeno degli abusi e dei maltrattamenti ai minori nella nostra società e per prevenire certe situazioni. Costruire assieme delle progettualità con obiettivi mirati aiuta a integrarsi e a perseguire percorsi comuni incentivando le collaborazioni su questi e altri temi. E lo strumento della rappresentazione teatrale in questo caso è il più adatto per arrivare al cuore delle persone in modo diretto".
Anche la direttrice sanitaria Maggione ha evidenziato "l'importanza della cooperazione e della interazione tra enti per raggiungere risultati concreti su temi così delicati e attuali e questa rappresentazione teatrale è la testimonianza più viva e il punto di arrivo di un grande lavoro che ha unito tante persone per informare tutti in maniera diretta anche attraverso il teatro, quale comunicazione immediata al pubblico".
Attraverso il racconto di storie vere, la rappresentazione del dramma delle vittime di pedofilia e dei loro familiari - è stato spiegato - si vuole sensibilizzare e informare gli operatori sociali e sanitari, la scuola, gli studenti e la cittadinanza.
Lo spettatore sarà stimolato a guardare oltre l'apparenza dei fatti, a indagare nella profondità dell'animo umano, per portarlo a capire i nodi più complessi delle terribili vicende e delle incancellabili ferite di cui possono essere vittime i bambini e le donne.

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