Luna ispiratrice: come l’arte ha celebrato il nostro satellite
Forse più di ogni altro astro, la Luna è stata fonte di ispirazione artistica fin dall’antichità. L’11 dicembre alle 18, nell’ambito della mostra Guarda che Luna, la storica dell’arte Ermanna Panizon terrà la conferenza Simboli astrali, artisti lunatici e paesaggi lunari: la Luna ispiratrice nell'arte. La conferenza, gratuita ed aperta a tutti, si terrà presso lo spazio Trieste Città della Conoscenza.
“Così vicina e graziosa e allo stesso tempo remota e potente nell'influenzare i ritmi della natura e dell'uomo, la Luna ha sempre acceso la fantasia degli artisti,” spiega Panizon, “fin da quando nell'astro si vedeva la dea Diana, sorella di Apollo-Sole, ma anche in epoca medievale, quando invece Sole e Luna erano considerati simboli opposti di bene e male”.
La Luna, continua Panizon, è stata anche ritenuta responsabile, secondo le teorie mediche rinascimentali, di rendere gli animi folli (“lunatici” appunto). Panizon che si è formata tra Trieste, Bologna e Firenze e si occupa principalmente di iconologia e iconografia e di pittura del Rinascimento veneto, spiega anche che Il nostro satellite ha accompagnato le meditazioni romantiche dei pittori e ha alimentato in seguito le più sfrenate immaginazioni degli artisti contemporanei e della fantascienza. Di tutto questo si parlerà durante la conferenza che sarà l’occasione anche per visitare la mostra fotografica esposta presso lo spazio TCC (che resterà aperta fino al 20 dicembre).
Per essere aggiornati su tutte le attività dello spazio Trieste Città della Conoscenza è possibile consultare il sito: www.triesteconoscenza.it