Manifestazione per il 298° genetliaco dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria
Ieri 13 Maggio 2015 nel suo 298° genetliaco ho potuto partecipare ad una manifestazione che ritengo sia un doveroso omaggio a quella che fu definita "La madre di Trieste", (titolo acquisito dopo l'atto di dedizione del 1382 della città di Trieste agli Asburgo) sto naturalmente parlando dell'imperatrice Maria Theresia d'Asburgo che tanto ha fatto nel passato per la nostra città.
Merito di questa manifestazione una serie di Associazioni che da sempre operano in tal senso e che sono nell'ordine: il Club Turisti Triestini , la Società Triestina di cultura Maria Theresia, (per merito della quale Trieste ha almeno una targa dedicata all'Imperatrice in via Rossini vicino alle finestre del consolato Greco ) l'Associazione culturale Friedrich Schiller e l'Associazione culturale Zenobi.
Dopo l'intervento iniziale del signor Sgambati per il Club Turisti Triestini e quello fatto dall'Associazione Friedrich Schiller, la parola è passata alla scrittrice triestina Flavia Scotti de Garcia (qui va ricordato il suo bellisimo romanzo-storico "Quell'inno chiamato Serbidiola") la quale ha parlato del rapporto che c'era in quel periodo tra l'Imperatrice e la nostra città.
Dalle sue parole si è potuto apprendere, per chi non ne fosse già a conoscenza, che l'Imperatrice amava Trieste e che per merito suo questa città da semplice borgo di pescatori sarebbe poi diventata presto una delle città più importanti dell' Impero.
Questa donna iniziò un importantissimo percorso che poi per opera del figlio Giuseppe II avrebbe portato alla famosa "Patente di tolleranza" che appunto tolse le discriminazioni religiose nei confronti di ortodossi, calvinisti,luterani ed ebrei facendo diventare la nostra città già allora multietnica, multiculturale e multi religiosa.(da qui le innumerevoli chiese a simbolo delle varie religioni che sono tuttora presenti)
Portò l'educazione scolastica obbligatoria anche per le fasce più povere, ritenendo che togliendo l'ignoranza dalla popolazione le persone migliorando le loro condizioni di vita, diventassero utili a se stesse e alla società.
Portò l'acqua per mezzo di condotte dal rione di S.Giovanni fino alle fontane del Ponterosso e a quelle di Piazza Grande, interrò le saline creando il famoso Borgo Teresiano, dove sorsero meravigliosi palazzi e dove tramite il canale le imbarcazioni potevano trovare riparo dalle mareggiate e scaricare con tutta sicurezza le loro merci. Creò tutte le strutture portuali per sfruttare nel modo migliore l'editto del Porto Franco creato dal padre seguendone da Vienna tutti i lavori che poi permisero a Trieste di diventare la seconda città dell'Austria e la quarta dell'impero, oltre che uno dei due porti principali dello stesso.(questi primati cessarono dopo il 1918)
A conclusione del suo intervento esplicativo la Scotti, supportata da tutte le associazioni, ha formulato un desiderio che secondo me dovrebbe essere un'esplicito dovere di tutta la cittadinanza ed in primis di quelli che hanno il potere che ciò avvenga, naturalmente sto parlando dei nostri politici, ed è quello che per il 300° genetliaco che scadrà il 13 maggio del 2017 si possa intitolare alla sovrana una piazza della nostra città, ed io aggiungo come già scritto anni orsono sulle vostre pagine, che l'annuncio di questo atto dovuto potrebbe essere fatto da una donna verso una donna l' 8 marzo nella giornata dedicata a loro, mentre la cerimonia ufficiale quella sì che dovrebbe essere fatta il giorno 13 del mese dell' anniversario.
Alla fine è stata anche letta una nota inviata espressamente per la manifestazione dall' Arciduca ereditario Markus von Habsburg-Lothringen nella quale non mancavano certamente espresse le lodi per questa città sia per quanto riguarda la sua veste archittettonica (fusione di uno stile viennese del 19° sec. con una sovrapposizione di gusto italiano) e multiculturale e sia verso i suoi cittadini sempre capaci di creare un'atmosfera benevola.
Concludo con l' auspicio che un domani a tali manifestazioni la presenza sia di gente comune che di personalià sia più numerosa e che la speranza d'intitolare una piazza alla nostra "Signora di Trieste" che più di ogni altra persona ha fatto il bene di questa città abbia un esito positivo e che tra due anni queste Associazioni ma anche i semplici cittadini possano festeggiare in modo positivo l'esaudirsi di tale richiesta.
Fabricci Paolo