Miti e saghe del nord Europa, alla Lovat la presentazione del libro "Racconto d'inverno"
"Racconto d'inverno" è il titolo del romanzo di Roberto Srelz e Rodolfo Verginella che verrà presentato il 17 febbraio alle ore 18 alla libreria Lovat di Trieste, viale XX Settembre 20.
Il romanzo, edito da centoParole, è ambientato in un mondo che trae ispirazione dai miti e dalle saghe del nord Europa e della Finlandia; si svolge in un’età di fantasia, in un paragone fra le epoche storiche del Medioevo e il Rinascimento. Un avvincente avventura Fantasy in cui i protagonisti inizieranno un cammino di riscatto e diventeranno gli eroi di un popolo la cui gloria era stata ormai perduta. Il libro, disponibile nelle migliori librerie di Trieste e su Internet, è il primo di un ciclo di quattro che saranno raccolti nella collana "Le narrazioni di Ostelar".
Alla presentazione prenderanno parte, oltre agli autori, lo scrittore triestino Fabio Novel, che introdurrà il genere Fantasy, e l'editore centoParole - mediaimmagine, Marco Boldrin. L'incontro sarà anche l'occasione per presentare la nuova casa editrice triestina centoParole.
L'ingresso è libero e gratuito.
La trama del romanzo: Suri, giovane e introverso pescatore, incontra Tuija, orfana quattordicenne nata a Sama, una remota e ghiacciata colonia dominata dai potenti conquistatori Valdali. Tuija, che ama uno dei soldati dell'ambasciatore dei Valdali, si sente terribilmente fuori posto in quel luogo con lui, e nonostante Suri, che prova grande simpatia per lei, tenti di farle contemporaneamente da padre e da fratello maggiore, non trova pace, e inizia a esplorare il territorio circostante scoprendo vestigia di un popolo ormai dimenticato. L'ambasciatore dei Valdali, Arakhon, irrequieto, esiliato dalla sua città natale Ostelar a causa delle alleanze sbagliate della sua famiglia, coltiva nel frattempo una strana amicizia con il bardo e letterato Ciraer, nel rapporto conflittuale con la sorella Arvenië, donna bellissima e potente, solitaria e assediata da sensi di colpa per le sue azioni passate.
Arakhon, non bello, irruento, amante delle armi e della battaglia ma generoso e di buon cuore, sente di non meritarsi quell'esilio e continua a cercare una via d'uscita; Arvenië, che ama fraternamente Arakhon del quale sente molto la mancanza, non è sorda alle sue richieste di aiuto ma è impotente e assillata dalle vicende politiche di Ostelar e da oscuri presentimenti legati alle notizie che le giungono dai deserti e dalle colonie orientali, notizie che parlano del risveglio di Fuinur, un negromante Elfico perfido e potente che molti chiamano ormai “Il Maestro”. Mentre il lungo inverno cede pian piano il passo alla primavera, le vicende di Tuija e Suri e di Arakhon a Sama, e quelle di Arvenië a Ostelar, prendono a intrecciarsi sempre più. L’inquietudine del vivere li porta a diventare confidenti e alleati, a volte strani e insoliti compagni di letto che, a causa di eventi legati alla storia passata di Intillamon, uno dei Saggi di Ostelar, si ritrovano a essere improbabili avventurieri accanto a cantori e scrivani, prostitute e capitani, marinai e maghi, nonché anelli di una catena di eventi antica quasi quanto il mondo. Inizieranno un cammino di riscatto e diventeranno gli eroi di un popolo la cui gloria era stata ormai perduta: eroi che nella lotta contro l'eterno nemico, quel Male impersonato dal “Maestro”, troveranno un loro scopo.
Dalle terre ghiacciate di Sama a Ostelar, e oltre, attraverso l’oceano meridionale, per poter essere i Cavalieri dei Draghi. Nel nome del Popolo che non Sogna.