No alcol, sì party? A Muggia si può con l'«Aperisobrio»
Giovedì 22 dicembre, ore 18, sala Roma del ricreatorio “Penso” in piazza della Repubblica 8 a Muggia: è tutto quello che logisticamente bisogna sapere per non mancare all’appuntamento con «Aperisobrio», il sober party muggesano. Ma cos’è un sober party? Letteralmente “party sobrio”, è la nuova tendenza che sta dilagando tra i giovani di tutto il mondo: feste dove il tema principale è quello del divertimento senza però alcun alcolico.
L’origine di tale fenomeno è da ritrovare in Svezia -ed a Stoccolma per la precisione- che a quanto pare è il paese con i maggiori problemi in termini di rapporto tra minorenni e consumo d’alcool e sta per questo cercando di correre ai ripari. Oltre ai problemi in termini di salute, infatti, secondo uno studio dell’Assembly of European Regions, i costi sociali (malattie e disagi psicologici dovuti all’alcool) sono pari a 17 miliardi di euro. Non sorprende, dunque, che i party ‘per astemi’ siano ancor più fortemente promossi a livello mondiale, anche se, fa presente l’assessore alle Politiche Giovanili Luca Gandini, l’aspetto fondamentale è che «sono una chiara occasione per incrementare una maggiore consapevolezza, da parte dei giovani d’oggi, che bere non è obbligatorio per divertirsi». Ed il divertimento non mancherà all’appuntamento che, grazie anche ai volontari dell’ASTRA, giovedì vedrà a Muggia la proiezione di video realizzati dai ragazzi dell’istituto Galvani per il progetto “Alcool e Giovani” oltre ad un imperdibile Dj set by Tommy e Jody.
L’evento nasce, non a caso, all’interno del progetto “Adesso: salute e sicurezza” – giovani, guida e alcool – campagna di prevenzione promossa dal Comune di Trieste in collaborazione con il Comune di Muggia, FIPE e ASUITS, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della guida in stato di ebbrezza. La campagna si realizza, in ambito provinciale, con diverse iniziative quali la distribuzione di dotazioni per alcool-test nei bar, locali e ristoranti a disposizione degli avventori in modo da favorire un comportamento responsabile o la presentazione di una serie di ricette di creativi cocktail analcolici ideati dai ragazzi dello Ial raccolte nel libro “L'Orto nel Bicchiere”. Innovativo anche il concorso social “Bevi con attenzione”, per la realizzazione di uno spot di circa 30 secondi che spinga a bere consapevolmente sia in termini di quantità sia di qualità. «A Muggia è sempre stata posta particolare attenzione ad aspetti quali la prevenzione e la guida sicura, non solo dall’Amministrazione comunale, ma anche dalle Forze dell’Ordine, dalla Polizia Locale, da Astra e da molte realtà del territorio» ha sottolineato Luca Gandini. «Nel corso del prossimo triennio, però, l’Ente ha intenzione di intervenire sull’area prevenzione all’interno delle Politiche Giovanili ancor più incisivamente».
«La scommessa di far diventare divertenti e di tendenza le feste dove non si beve alcool può essere vinta anche nella nostra regione” afferma con convinzione l’assessore Gandini. Secondo i dati resi noti dal Dipartimento delle Dipendenze, infatti, in Friuli Venezia Giulia in particolare risulta essere sempre più alto il consumo di alcol specialmente tra i più giovani, con situazioni di rischio sanitario che interessano ben un 27% di consumatori della provincia di Trieste – di cui in media il 31% degli uomini e il 22% delle donne. Ciò che più preoccupa, poi, in questo scenario, è che in questi ultimi tempi è in crescita il “binge drinking”, ovvero l’abitudine americana di assumere più dosi forti di alcool nell'arco di pochissimo tempo. Tendenza che, ancora una volta, trova significativa affermazione fra i più giovani ed in particolare quelli della fascia 18/24- che rappresentano il 35% del totale- rispetto al 22% della fascia tra 25 e 34 anni. Di qui la sfida lanciata dall’assessore Gandini: “Bere alcol, a volte sino a stordirsi, non corrisponde ad essere più trasgressivo o più di successo. Siete in grado di divertirvi ed essere voi stessi senza ubriacarvi? Si? Vi aspettiamo a Muggia».