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"School of rock" arriva al Rossetti

Dal 9 al 12 maggio arriva a Trieste l'attesissimo “School of Rock” con la regia e l'adattamento in italiano di Massimo Romeo Piparo.

La musica come ragione di vita, un adulto un po’ stravagante e visionario che trascina una classe di ragazzi a diventare una rock-band di successo; il rock che diventa strumento per liberarsi e conquistare insieme il proprio ruolo: arriva a Trieste l'attesissimo “School of Rock” con la regia e l'adattamento in italiano di Massimo Romeo Piparo. Il celebre Musical che Andrew Lloyd Webber ha tratto dal film di Richard Linklater del 2003, sarà in scena al Teatro Rossetti dal prossimo giovedì 9 maggio fino a domenica 12 maggio.

Massimo Romeo Piparo, nel panorama del musical italiano, è una firma di piena autorevolezza ed un artista d’intuito: è grazie a lui che gli appassionati hanno potuto applaudire sui le edizioni italiane di alcuni fra i più grandi titoli internazionali di questo genere e nelle stagioni recenti hanno portato la sua firma alcuni successi memorabili. Basti pensare all’edizione italiana di “Jesus Christ Superstar” con l’insuperabile interpretazione di Ted Neeley, ad “Evita” con Malika Ayane e Filippo Strocchi, oppure alla commovente edizione di “Billy Elliot”, tutti rappresentati anche al Politeama Rossetti. Il suo istinto teatrale si rivolge ora ad un musical pieno di energia, sulla partitura firmata dal grande Andrew Lloyd Webber: “School of Rock”. Lo spettacolo è tratto dal film di Richard Linklater del 2003 e porta in Italia un grande titolo internazionale, per la prima volta dopo Broadway e il West End.

Ma a calamitare l’attenzione degli intenditori, in questo caso, è soprattutto il ritorno al rock da parte di Webber, che dopo le accensioni di “Jesus Christ Superstar” sembrava aver scelto una via creativa più delicata. E invece tutta l’energia e la tensione del leggendario “Jesus” trovano una vena espressiva matura ed efficace in questo nuovo lavoro accolto con grande favore.

«Dopo aver messo in scena Billy Elliot – ha dichiarato Piparo in una recente intervista – ho capito che bisogna investire sul futuro, sulle nuove generazioni. Dopo il sogno di un bambino che ce la fa, ora racconto il sogno di un “grande” rimasto un po’ bambino dentro. In scena verranno ricreate tutte le ambientazioni della pellicola, tra amplificatori e woofer d’epoca».

L’adulto rimasto un po’ bambino sarà interpretato da Lillo (alias Pasquale Petrolo), che sfodera in scena oltre alle doti d’attore quelle di notevole chitarrista: sarà lui a incarnare il professor Dewey Finn che con la sua personalità insolita e con il suo amore per il rock appassiona gli allievi e li trasforma in una vera band. Il plot si rifà ad un fertile filone (pensiamo a “L’attimo fug- gente”) ma con assoluta originalità e in chiave completamente rock. Difficoltà non da poco per questa messinscena è trovare – oltre al protagonista adulto – un ragguardevole numero di bravi interpreti giovani: “School of Rock” che è in fondo un ispirato omaggio alla musica, prevede infatti addirittura una band di giovanissimi sempre in scena. Nel cast figureranno 25 performer ed oltre ai cinque bambini della band, altri otto piccoli interpreti verranno dall’Accademia Sistina.

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