Teatro verdi Muggia, venerdì in scena "Pasquarosa"
Un progetto di Gloria Sapio e Maurizio Repetto
Venerdì 11 marzo 2016, ore 20.30
Continua la stagione di Muggia Teatro Cabaret realizzata dall'Associazione Culturale Tinaos con il patrocinio del Comune di Muggia e il contributo della Regione FVG, e questo venerdì andrà in scena lo spettacolo "PASQUAROSA": un progetto di Gloria Sapio e Maurizio Repetto, produzioni Settimo Cielo.
Una bambina stretta nel busto a stecche e con ai piedi scarpe infinitamente troppo grandi, lo sguardo già profondo e lontano. Questa è una delle prime immagini di Pasquarosa, modella ancora inerbe ma già icona. In quell’ abito, in quell’ atteggiamento l’essenza e il presagio del suo divenire: da contadina a ninfa sottile e liberty nelle sculture di Nicola d’Antino, a nudo roseo e sensuale innumerevolmente ritratto dal marito Nino Bertoletti, a pittrice dai colori incredibili buttati di getto sulla tela, protagonista vivace di tutto un novecento romano fatto di amici che si chiamano Pirandello, Capogrossi, Carena, De Chirico, Soffici, Cecchi, Guttuso, Morante, Moravia, Tofano...
Ma per comprendere l’ascesa di Pasquarosa bisogna partire da lì, da quelle scarpe grandi che proteggevano i piedi dai sassi e dalla polvere delle sterrate Anticoli Corrado, un paese-scrigno a una manciata di chilometri da Roma. Tra le sue mura di pietra ancora oggi si cela un sorprendente patrimonio d’arte. Sono le scie lasciate dai tanti pittori e scultori che da lì sono passati, ritraendo la piazza, le case, le colline. E naturalmente le modelle: Natalina, Pompilia, Margherita, di cui si innamoravano e che magari sposavano, portandosi via così un pezzo di quella campagna, che riverberava poi, per sempre, negli occhi delle loro donne e che a volte veniva alla luce, come in Pasquarosa, nel respiro dei colori a riempire la tela.
In scena gli attori restituiscono un’immagine “sensibile” di Pasquarosa, in una partitura a due - impossibile non affiancare a quella dell’artista la figura del marito, compagno e complice di una vita che attraversa oltre mezzo secolo di storia - che diventa “ritratto di famiglia in un interno”, mettendo in primo piano il sapore e il clima di un novecento italiano, colto, sperimentale e innovativo. Pasquarosa vince nel 2014 il primo premio Il Paese delle Donne-Donne e Poesia.