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Prestito d'onore: cos'è, come funziona e come attivarlo

Un'agevolazione che consente di aiutare chiunque voglia avviare una nuova attività commerciale o un'impresa ma non ha i mezzi economici per farlo. Il prestito d'onore è una forma di finanziamento per Start up e aziende, ma anche per lo studio

Il prestito d'onore è un prestito agevolato che permette di ottenere, a chi lo richiede, un sostegno economico per avviare un'attività imprenditoriale o commerciale. Un'agevolazione che consente di aiutare chiunque voglia avviare una nuova attività commerciale o un'impresa e non ha i mezzi economici per farlo. Oltre che essere una forma di finanziamento per Start up e aziende, il prestito d’onore finanzia anche i corsi di studio, di specializzazione, i Dottorati di Ricerca e così via. Un tipo di finanziamento nato nel 1996 con una legge ad hoc (poi rivisto attraverso il Decreto Legislativo del 2000) volto alla creazione di nuovi posti di lavoro nell'auto impiego.

Come funziona il prestito d'onore

Il finanziamento agevolato non è concesso a tutti indistintamente, ma bisogna partecipare a un bando di concorso, che premia le idee migliori e soprattutto coloro che hanno i requisiti in regola per farne richiesta. Il prestito d’onore in Italia,  viene erogato e gestito da Invitalia, un’agenzia nazionale che sostiene lo sviluppo di nuove imprese. Per sapere quali sono i bandi in corso è necessario andare sul sito di Invitalia e scegliere la tipologia di finanziamento che maggiormente si adatta alla propria situazione.

Chi può richiederlo

Se si desidera accedere al prestito d’onore bisogna possedere determinati requisiti, tra cui la residenza in Italia (almeno da 6 mesi prima della richiesta) e la maggiore età, mentre gli altri in genere cambiano a seconda del bando a cui si partecipa, motivo per cui i restanti requisiti si possono leggere direttamente nelle proposte specifiche. Altro requisito fondamentale è la non occupazione. I prestiti d’onore sono riservati in genere a chi ha meno di 35 anni, e:

  • ai giovani che desiderano avviare un’impresa o un’attività lavorativa autonoma;

  • ai giovani che desiderano avviare un’attività di franchising;

  • agli studenti e ai Dottorandi senza Borsa di studio che non hanno possibilità economiche ma vogliono laurearsi o seguire un corso di formazione post-laurea;

  • alle donne.

Studenti

Per quanto riguarda gli studenti, il prestito cambia in base alla banca e alla durata degli studi. Il finanziamento è di circa sui 5/6.000 euro annui. Il prestito non prevede interessi mentre dopo circa due anni dal completamento degli studi, con una durata che oscilla tra uno e 15 anni, parte il rimborso.

Franchising

Le agevolazioni concesse rientrano nel campo del regime comunitario ‘de minimis’. Si considera un 50% di contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato per la restante metà da restituire al massimo in sette anni.

Microimprese

Gli investimenti massimi ammissibili ammontano a 129.114 euro (Iva esclusa). Per le spese di investimento, è previsto un contributo a fondo perduto di circa il 50% e un finanziamento agevolato per il restante 50% con un tasso d’interesse al 30% del tasso di riferimento in vigore al momento della stipula del contratto di finanziamento. Il rimborso deve avvenire in sette anni al massimo mediante rate trimestrali costanti posticipate.

Lavoro autonomo

L’investimento complessivo ammissibile ammonta a 25.823 euro (Iva esclusa), mentre il finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti non può superare l’importo di 15.494 euro. Il contributo a fondo perduto per le spese di gestione del primo anno anno non può superare i 5.164,57 euro.

Come richiederlo

A gestire il prestito è Invitalia Autoimpiego, cioè l'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e dello Sviluppo d'Impresa. La domanda può essere scaricata dal sito Invitalia e si può quindi presentare online, specificando le finalità della richiesta. Se invece i prestiti sono erogati da Regioni o Comuni, la domanda va inoltrata a questi ultimi enti secondo le modalità previste dal bando. Il prestito d’onore prevede precise convenzioni tra le università e le banche, per gli studenti. In questo caso, dunque, bisogna rivolgersi alla segreteria dell’ateneo dove ci si può anche informare su quali siano le banche convenzionate.

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