rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
ASUITs Informa

27-28 gennaio 2017: si conclude a Trieste la storia degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

OPG: fine della storia (1876-2017). Il completamento della deistituzionalizzazione in Italia a 38 anni dalla legge 180.

Nelle giornate del 27 e 28 gennaio 2017 la Regione Friuli-Venezia Giulia assieme al Comitato Stop Opg nazionale e all’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste, promuovono un incontro nazionale sulla fine del manicomio criminale in Italia, ultima istituzione totale psichiatrica. L’evento vedrà la partecipazione di operatori, amministratori, politici, giuristi, magistrati, associazioni e cittadini interessati alle tematiche, per un confronto libero a più voci, con l’obiettivo di far sorgere una rinnovata attenzione sulla “questione psichiatrica” e un discorso comune sullo stato dei servizi e della salute mentale in Italia.

Al momento delle dimissioni degli ultimi internati presenti a Montelupo Fiorentino e Barcellona Pozzo di Gotto, anche i due ultimi Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) chiuderanno, si realizzerà l’atto finale delle istituzioni psichiatriche in Italia, che verrà ricordato proprio a Trieste, città da cui è il processo di deistituzionalizzazione è partito.

La chiusura degli OPG è stata sancita dalla Legge 81/2014, che, contestualmente, ha introdotto le Rems (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza detentiva). In tutta Italia le REMS sono 27. Si tratta dei luoghi in cui, su invio da parte della magistratura, vengono destinate persone che hanno commesso un reato e che, a seguito di perizia psichiatrica, vengono dichiarati “incapace di intendere e di volere” e con “pericolosità sociale”.

Ma la legge stabilisce che l’invio in Rems deve essere una misura a carattere residuale: prima di disporre tale invio è necessario prendere in considerazione tutte le altre possibilità non detentive. E se negli Opg accadeva il fenomeno degli ergastoli bianchi, cioè – di proroga in proroga – persone restavano internati sine die, la Legge 81/14 prevede che la durata di una misura di sicurezza in Rems non possa essere superiore al massimo edittale della pena prevista per il reato.

Perciò da queste Residenze a un certo punto deve uscire.

Il punto chiave, attualmente, è quello di dimostrare, con le pratiche, che le stesse Rems possono essere ridimensionate e forse del tutto superate. Questo implica una vasta riflessione e se necessario una messa in discussione delle stesse Rems, rivolta ad evitare che diventino dei “mini Opg”.

Il giorno venerdì 27 gennaio alle 18 l’incontro si aprirà, in forma ufficiale, presso l’Aula del Consiglio Regionale a Trieste. L’occasione coinciderà con la chiusura del mandato del Sen Franco Corleone quale Commissario Straordinario al Superamento degli OPG, e della mostra dedicata ai disegni di Roberto Sambonet “I volti dell’alienazione”. Saranno presenti esponenti politici e istituzionali nazionali e regionali e verranno presentate le relazioni introduttive al tema del convegno.

I lavori verranno aperti dalla “Relazione finale del Commissario Straordinario per il Superamento degli OPG”, Sen. Franco Corleone.

Nella giornata di sabato 28 gennaio, presso il Teatro Franco e Franca Basaglia, nel Parco culturale di San Giovanni a Trieste, si terrà il convegno intitolato “Le REMS e oltre le REMS: Criticità, problemi e prospettive”. L’evento sarà interamente dedicato a esplorare il fenomeno REMS in tutti i molteplici aspetti che presenta e in tutte le declinazioni che ne sono state date nelle Regioni italiane, con l’obiettivo di comprendere quali siano i percorsi praticabili, quali i rischi e le contraddizioni ancora insite nel sistema, quale il ruolo dei DSM nella prevenzione e nella presa in carico dei rei con disturbo mentale all’interno delle normali reti dipartimentali, come operare una critica pratica (fino alla sua abolizione) del regolamento penitenziario all’interno della Rems, quali azioni per possibili cambiamenti normativi e legislativi in tema di imputabilità, di pericolosità e di misure di sicurezza.

Per l’occasione verrà presentata la strutturazione del modello REMS del Friuli Venezia Giulia, regione in cui le Residenze sono state volutamente connotate come “provvisorie” e collocate all’interno delle normali sedi dipartimentali. Al momento ospitano solo 3 pazienti, di cui due a Maniago e uno a Trieste. Ed è proprio a Trieste che, già da dieci anni, una proficua attività di collaborazione con la magistratura locale, ha consentito di evitare l’internamento dei pazienti in OPG, grazie alla costante proposta e utilizzo di strumenti alternativi come i progetti individuali e i Budget di Salute.

Al convegno parteciperanno non solo operatori dei DSM e Rems italiane ma anche importanti giuristi di livello nazionale che interverranno per fornire il proprio punto di vista.

I lavori conclusivi saranno incentrati sull’integrazione dei Dipartimenti di Salute Mentale nel sistema carcerario, per prevenire l’invio alle REMS, coordinare il lavoro in carcere con i servizi sanitari e sociali del territorio e operare una critica pratica al regolamento penitenziario applicato all’interno delle REMS. Infine, si prenderà in considerazione l’utilizzo del Budget di Salute e le sue potenzialità di utilizzo nei percorsi di cura e inclusione sociale, come misure alternative alle REMS.

L’incontro si concluderà con un momento di scambio informale, aperto a tutti coloro che sono disponibili e interessati, su prospettive e iniziative di rilancio del dibattito sulla salute mentale in Italia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

27-28 gennaio 2017: si conclude a Trieste la storia degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

TriestePrima è in caricamento