ATTIVITA’ DI PRONTO SOCCORSO DELLA ATTUALE ASUITS NEGLI ANNI
In una città come Trieste dove gli anziani – soggetti fragili - rappresentano quasi il 30 % della popolazione totale, situazione che le altre città italiane vivranno tra 15 – 20 anni, l’accesso al Pronto soccorso con i relativi tempi d’attesa diventa uno snodo di particolare rilevanza.
Uno dei punti di accesso ai servizi sanitari tra più importanti per il cittadino è senz’altro il Servizio di Pronto Soccorso a cui si rivolge in particolari momenti della propria vita per un problema urgente e emergente che non può attendere oltre di essere preso in carico. Differente, e all’opposto, rispetto all’attività territoriale svolta dai Distretti e dalla Medicina Generale che invece si occupa della cronicità e della prevenzione delle malattie e delle loro complicanze.
In una città come Trieste dove gli anziani – soggetti fragili - rappresentano quasi il 30 % della popolazione totale, situazione che le altre città italiane vivranno tra 15 – 20 anni, l’accesso al Pronto soccorso con i relativi tempi d’attesa diventa uno snodo di particolare rilevanza.
L’analisi degli accessi ai Servizi di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cattinara e del Maggiore, partendo dal 2016 fino ai giorni nostri, mostra che la media mensile è rimasta invariata nel tempo attestandosi su circa 6.000 accessi al mese, con alti e bassi a seconda delle stagioni.
Il dato che, invece, è variato e di molto nel corso del tempo è la percentuale dei ricoveri rispetto agli accessi.
Si osserva, infatti, una importante riduzione dei ricoveri quando, a partire dall’agosto 2017, è stato adottato un modello organizzativo differente rispetto a quello utilizzato in passato.
Tale riduzione è più evidente se si prendono in considerazione i ricoveri che riguardano le persone con età superiore a 75 anni e ancor di più se si considerano, per questa fascia d’età solo i codici bianchi e verdi.
Il personale presente nel corso degli anni si è ridotto di circa 10 unità, quindi la maggior efficienza non è legata al numero delle persone presenti ma ad una organizzazione differente.
La Struttura Complessa Medicina d’Urgenza è stata accorpata a quella di Pronto Soccorso dal 31.03.2018 riducendo, dall' 1.6.2018, il numero di posti letto che sono passati da 32 a 24 .
L’esperienza maturata a partire dall’agosto 2017 che ha fatto si che il PS non fosse più un semplice punto di passaggio del paziente verso le aree di degenza medico chirurgiche e specialistiche, ma uno spazio per il trattamento delle urgenze emergenze e di “gestione” dei ricoveri, ha portato oggi a proporre una organizzazione, differente rispetto al passato, della SC Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza secondo un modello di cure per “Intensità” crescenti-modulabili sul bisogno del singolo paziente:
- Accesso e valutazione di pronto soccorso con dimissione e rinvio al curante o al domicilio
- Osservazione breve intensiva (OBI)con aree di degenza dedicate in Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza; degenza breve in regime di Osservazione temporanea, per patologie a bassa complessità che necessitano di un breve percorso diagnostico e possono essere rinviate con sicurezza al domicilio (entro 24-36 ore) con programma terapeutico già iniziato in OBI
- Ricovero diretto in Medicina d’urgenza secondo complessità clinica per patologie che necessitano di accertamenti e trattamenti semiintensivi per un intervallo previsto superiore alle 36-48 ore ricovero diretto in reparto dedicato per patologia specifica
Per poter implementare sempre più questo nuovo modello organizzativo in tempi brevi, anche a seguito del blocco dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale di Cattinara si è deciso di riorganizzare gli spazi a disposizione ottimizzandone l’uso.
La revisione strutturale ha lo scopo di
- migliorare i percorsi dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso sia in termini qualitativi che quantitativi (tempo di processo)
- definire aree aggiuntive di Osservazione breve intensiva all’interno del PS e presso la Medicina d’urgenza
- definire aree di processo specifico finalizzata alla riduzione dei tempi di attesa dei codici verdi (RAU Rapid Assessement Unit)
- recuperare spazi aggiuntivi da dedicare all’assistenza al paziente
- definire un area di attesa per i familiari dei degenti
I lavori avranno una durata massima di 90gg ed un costo complessivo di 320.000 €.