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La salute è un bene prezioso e va protetta per tutta la vita - Campagna vaccinale influenza 2018-2019

La vaccinazione antinfluenzale è consigliata a chi ha 65 anni o più e a chi soffre di malattie croniche: le complicanze associate possono portare al ricovero con esiti anche gravi. E’ possibile vaccinarsi gratuitamente presso il proprio medico curante

Oggi prende avvio la campagna vaccinale contro l’influenza. Tutti i residenti nati prima del 1° gennaio 1954 e tutti quelli con patologie croniche che hanno un rischio maggiore di sviluppare forme gravi di influenza possono rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale per essere vaccinati.

I virus dell’influenza sono facilmente trasmissibili, tanto che l’influenza costituisce un serio problema epidemiologico per la sua diffusione e contagiosità, ma soprattutto, per le possibili gravi complicanze spesso sottovalutate.

L’influenza propriamente detta rappresenta la terza causa di morte in Italia per patologia infettiva e annualmente può colpire dal 5% al 30% della popolazione.

Nella stagione 2017-2018 sono stati segnalati in Italia 764 casi gravi di influenza confermata, ricoverati in terapia intensiva: di questi 173 sono deceduti. Quindici casi gravi si sono verificati in donne gravide, 2 delle quali sono morte.

I vaccini disponibili sono efficaci e sicuri; infatti, prima dell’immissione in commercio, vengono sottoposti a minuziosi controlli da parte dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che ha un atteggiamento estremamente prudenziale nei confronti dei vaccini.

Vaccinarsi contro l’influenza costituisce un importante atto di prevenzione tanto individuale, quanto collettivo:

  1. Riduce il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte
  2. Riduce il rischio di contrarre l’influenza
  3. Aiuta a prevenire la disseminazione dell’influenza a familiari, amici ed altre persone.

Se poi una donna è gravida vaccinarsi è doppiamente importante, per lei e per il suo bambino.

Nel dettaglio, il vaccino antinfluenzale viene offerto gratuitamente alle persone appartenenti alle seguenti categorie:

Vaccinazione antipneumococcica

Nel corso della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2018-19 verrà offerto gratuitamente il vaccino antipneumococcico alle coorti dei 65, 70 e 75enni e ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio, per la prevenzione delle gravi malattie (polmoniti, meningiti, setticemie) causate dallo pneumococco, principale agente patogeno delle infezioni delle vie respiratorie a fianco del virus influenzale. Tra le categorie più vulnerabili vi sono i soggetti con pneumopatie croniche, epatopatie gravi, patologie onco-ematologiche e condizioni di immunodepressione per esempio conseguenti a trattamenti per malattie reumatologiche.

Secondo il rapporto dell’Istituto Superiore di sanità relativo alla sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia nel corso dell’anno 2017 sono stati segnalati 1.425 casi di malattia invasiva da pneumococco con 42 casi notificati in Regione Friuli- Venezia Giulia. Analizzando i dati per fasce di età, 820 casi di infezione pneumococcica risultano aver colpito soggetti di età maggiore a 65 anni. Si trattava di 198 casi di meningite, 320 casi di polmonite con batteriemia/sepsi e 284 di sepsi/batteriemia.

Il vaccino utilizzato attualmente conferisce una buona protezione verso questo batterio, sia in termini di efficacia che di durata (non sono necessari richiami a distanza).

La vaccinazione antipneumococcica può essere effettuata in associazione alla vaccinazione antinfluenzale, ma è un intervento di profilassi che prosegue anche nei mesi successivi in quanto l’infezione non ha caratteristiche stagionali, anche se talora interviene a complicare una sindrome influenzale.

Anche la vaccinazione antipneumococcica viene effettuata nell’ambulatorio del medico curante.

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Buone pratiche di igiene per ridurre il diffondersi delle malattie delle vie respiratorie - RACCOMANDAZIONI

La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.

Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo nel limitare la diffusione dell’influenza. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza e ha raccomandato le seguenti azioni: 

  • Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) - Fortemente raccomandato
  • Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) Raccomandato
  • Isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale - Raccomandato
  • Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) - Raccomandato.

Dino Trento, Vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Trieste: “I medici di medicina generale hanno un ruolo fondamentale nel coinvolgere le persone a vaccinarsi per l’influenza, e possono proporre attivamente la vaccinazione in ambulatorio ai propri pazienti che fanno parte delle categorie maggiormente a rischio. Ma il vaccino può essere fatto da tutti, per diminuire la circolazione del virus”.

CREAUS/PC/ss

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