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AMBIENTE: VITO, IMPEGNO DELLA REGIONE FVG SULLE RISORSE IDRICHE

Trieste, 20 lug - Questa mattina la Sala Predonzani del Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia in piazza unità d'Italia a Trieste ha ospitato il convegno Dai progetti europei alle buone pratiche di gestione della risorsa idrica in Friuli Venezia Giulia, panel di approfondimento scientifico sul tema della salvaguardia delle acque.

L'evento è stato organizzato dalla Regione e dall'Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste. "La Regione è molto impegnata su questo tema - ha ricordato l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito nell'introdurre il convegno - e ha avviato un percorso che porterà, entro la fine dell'anno, all'approvazione del Piano Regionale di Tutela delle Acque (PRTA). Ma nel frattempo ci siamo già dotati di una legge per la Difesa del suolo e l'utilizzazione delle acque che rappresenta un passo avanti e che offre una cornice normativa".

"In questo settore - ha aggiunto Vito - abbiamo delle criticità, anche per quanto riguarda procedure di infrazione comunitarie, che hanno radici lontane nel tempo. Ma stiamo lavorando per accelerare i tempi, come dimostra l'esempio del depuratore di Servola a Trieste, sul quale abbiamo effettuato un sopralluogo la scorsa settimana".

Nel corso del convegno, in cui sono intervenuti gli esperti di OGS, Università di Ferrara, Padova, Trieste, Udine, ARPA, ERSA, Consorzio di Bonifica Pianura Isontina e Consorzio di Bonifica Ledra-Tagliamento, è emerso come siano presenti anche in Friuli Venezia Giulia fenomeni di impoverimento e inquinamento delle falde acquifere causati dai cambiamenti climatici e dall'incremento dei consumi per uso umano, agricolo e industriale.

"Su questo fronte - ha puntualizzato Norberto Tonini, direttore generale - l'OGS è impegnato da molti anni nell'ambito di diversi progetti europei per individuare azioni concrete che possano garantire una gestione sostenibile del patrimonio idrico, anche con l'intento di fornire un supporto all'Amministrazione regionale per l'applicazione delle normative europee sull'acqua".

Particolare attenzione è stata dedicata al Progetto europeo WaRBo (Water Re-Born) che prevede due Siti Test in Friuli Venezia Giulia, uno a Mereto di Tomba e l'altro nell'area industriale di Ponte Rosso, a San Vito al Tagliamento. Le sperimentazioni effettuate hanno portato risultati interessanti nel miglioramento qualitativo del corpo idrico, con la riduzione delle concentrazioni di nitrati, e nel recupero delle cosiddette Acque Grigie derivate dalle piogge e dagli impianti di depurazione dei reflui di aree urbane e artigianali.

Azioni che hanno contribuito a preservare l'habitat delle risorgive nell'area dell'Alta Pianura Friulana e a incrementare la biodiversità e l'efficacia della riqualificazione delle risorse idriche.

Rispetto all'uso dell'acqua in agricoltura, è stato sottolineato come il Progetto Interreg denominato SHARP (Sustainable Hydro Assessment and Groundwater Recharge Projects), che ha visto la partecipazione del Friuli Venezia Giulia insieme ad altre Regioni italiane ma anche di Germania, Austria, Polonia, Gran Bretagna, Malta e Grecia), ha portato all'utilizzo di nuovi sistemi irrigui per la razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse idriche, anche con il supporto di innovativi strumenti informatici e di tariffazione.

ARC/RU



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