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Cultura: Torrenti, dal 2018 scuola restauro beni librari a Gorizia

Trieste, 1 febbraio - "La Scuola regionale di conservazione e restauro dei Beni culturali è oggi inserita nell'elenco delle istituzioni accreditate alla formazione di restauratori di Beni culturali". Lo ha confermato l'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti rispondendo in Aula a un'interrogazione del consigliere regionale Elena Bianchi in merito allo spostamento della sede da Villa Manin di Passariano.

"L'avvio sistematico - ha aggiunto Torrenti ricordando che la Scuola è di fatto chiusa in quanto ha completato il primo e finora unico corso quattro anni fa - del corso quinquennale a ciclo unico nell'anno accademico 2018-2019, secondo il percorso formativo legato a materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenacei, materiale fotografico, cinematografico e digitale, è uno degli obiettivi prioritari".

"A questo proposito - ha spiegato l'assessore - abbiamo identificato Gorizia come sede ideale per rendere il corso frequentabile da più studenti rispetto ai 12 precedenti. Il numero molto ridotto era condizionato dalla mancanza di spazi adeguati nella palazzina dedicata e alle difficoltà organizzative dovute alla ridotta disponibilità di personale amministrativo più che personale insegnante, comunque esterno".

"A Gorizia - ha quindi dettagliato Torrenti - è stata individuata una sede idonea a ospitare la Scuola in un'area di Palazzo Alvarez, via Diaz, passata in proprietà alla Regione dalla Provincia di Gorizia e alla gestione dell'Ente Regionale Patrimonio Culturale (ERPAC). Tale sistemazione si può considerare ideale in quanto il palazzo nel centro della città ospita fino all'autunno l'Università ma il contratto è stato rescisso dalla stessa e pertanto le stanze risultano già adibite a corsi e permetteranno di ospitare più corsisti e attrezzature, abbattendo i costi di gestione. Ovviamente parliamo di spazi di proprietà regionale e non in affitto".

"Lo spostamento - ha sottolineato ancora l'assessore - è inoltre coerente con l'istituzione della direzione generale dell'ERPAC a Gorizia ed è un tassello importante del nuovo ruolo della città nel patrimonio culturale della regione. Il Palazzo inoltre è quasi adiacente a Villa Louise che, come noto, verrà totalmente ristrutturata al fine di diventare la sede di un incubatore di imprese creative e culturali. Lo spazio necessita, ovviamente, di una serie di adeguamenti, in particolare per la sistemazione dei laboratori di restauro e diagnostica, ma essendo già a uso universitario si tratta di adeguamenti di modesta complessità".

"Questo spostamento - ha inoltre esposto Torrenti - permette a Villa Manin di cogliere l'importantissima opportunità di ospitare la sede della Fondazione Roberto Capucci di Roma, mettendo a disposizione a titolo gratuito spazi adeguati e utenze per l'Archivio storico della Fondazione contenente abiti, abiti-scultura, disegni, fotografie, documenti audio e video".

ARC/Com



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