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Migranti: Roberti, da Cividale conferma necessità contrasto fenomeno

Trieste, 26 feb - "Quanto accaduto a Cividale del Friuli conferma l'importanza delle azioni avviate dal ministero dell'Interno per porre un freno all'immigrazione clandestina incontrollata. Iniziative che, nel giro di pochi mesi, hanno permesso di ridurre drasticamente le presenze e aumentare i respingimenti, mettendo così in discussione la validità del modello dell'accoglienza diffusa promosso dalla precedente amministrazione che, in nome dell'accoglienza, affidava ingenti risorse pubbliche a privati".

Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, il quale ha precisato che "chi oggi definisce il Civiform una rappresentazione plastica del rischio grandi concentrazioni di migranti, dovrebbe ricordarsi di come quella realtà sia diventata la grande struttura di accoglienza minori proprio sotto la gestione targata Pd".

"Si tratta - aggiunge Roberti - delle stesse persone che troppo a lungo hanno presentato ai cittadini l'enorme afflusso di migranti in ingresso nella nostra regione come inevitabile, arrivando addirittura a proporlo come un positivo arrivo di nuove risorse. Una situazione decisamente lontana dalla realtà, della quale solo chi ha perso il contatto con la gente e, forse anche con il buon senso, può non rendersi conto".

Roberti ha quindi ribadito che "il ritrovamento tra gli effetti personali di uno dei giovani coinvolti nei fatti di Cividale di sostanze stupefacenti dimostra la correttezza delle misure adottate dal Governo. Non possiamo essere tolleranti nei confronti di chi viene in Italia per delinquere e non ha rispetto delle regole del nostro Paese".

L'assessore ha quindi sottolineato che "pur capendo il nervosismo di alcune correnti politiche di fronte ai risultati concreti ottenuti sul fronte della sicurezza sia a livello nazionale sia regionale, trovo inaccettabile la cieca difesa di un sistema che è evidentemente fallace da parte di chi ha governato questa Regione per 5 anni, ponendo le basi per quello che è accaduto in Friuli".

"Gli atti di violenza compiuti a Cividale - conclude Roberti - non sono tollerabili o giustificabili in alcun modo e confermano semplicemente la necessità di aumentare i controlli esercitati dalle Forze di Polizia sulle strutture nelle quali sono alloggiati i migranti". ARC/MA/fc



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