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Minoranza slovena: Roberti, utile dialogo costante con Regione

Trieste, 9 luglio - Le azioni della Regione a sostegno delle minoranze linguistiche, la situazione degli istituti scolastici di lingua slovena, ma anche la riforma degli enti locali e dell'attuale sistema delle Unioni territoriali intercomunali.

Sono stati questi i principali temi affrontati nel corso dell'incontro informale avvenuto a Trieste tra l'assessore regionale alle Autonomie locali, Sicurezza e Politiche comunitarie, Pierpaolo Roberti, il presidente della Slovenska kulturno-gospodarska zveza (Skgz), Rudi Pavšic, e il presidente della Svet slovenskih organizacij (Sso), Walter Bandelj.

Una riunione definita da Roberti come "estremamente positiva perché ha permesso di evidenziare alcune criticità nella gestione delle questioni riguardanti la minoranza slovena in Friuli Venezia Giulia" nel corso della quale l'assessore ha evidenziato "l'importanza del ruolo svolto dalle commissioni consultive", ma anche la necessità di "avviare un dialogo costante e diretto con la Regione, che deve essere più vicina al territorio e alle comunità locali rispetto a quanto avvenuto in passato".

Per quanto concerne gli stanziamenti a favore delle associazioni e degli enti di lingua slovena, che saranno definiti nell'ambito del prossimo assestamento di bilancio, Roberti ha concordato con Paušic e Bandelj la convocazione per la prossima settimana della relativa commissione consultiva in seno al Consiglio regionale "al fine di condividere con le realtà territoriali come allocare nel modo migliore le risorse destinate alla tutela dello sloveno, che ammontano a circa 900 mila euro".

In merito alle Uti e alla riforma degli enti locali, l'assessore ha confermato la volontà della Regione di "rispettare quanto più possibile le identità territoriali" e ha ricordato l'utilità del sistema di pianificazione triennale degli interventi, soprattutto per i piccoli Comuni. Infine, riguardo ai rapporti tra la comunità di lingua slovena e lo Stato, Roberti ha ribadito che "gli appartenenti alla minoranza slovena sono cittadini del Friuli Venezia Giulia e quindi la Regione è per loro l'interlocutore più adatto anche per cercare soluzioni a questioni di respiro nazionale". ARC/MA/ep
 



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