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RIGENERAZIONE URBANA: SANTORO, SICUREZZA PRIMA DI TUTTO

Udine, 13 settembre - "Una rigenerazione urbana in grado di far diventare i nostri territori dei luoghi dove si vive in modo sicuro e dove mettere in pratica tutte le conoscenze acquisite nel tempo anche grazie all'esperienza della ricostruzione vissuta qui in Friuli Venezia Giulia. La Regione sostiene in modo forte questa politica anche attraverso norme specifiche e sta lavorando per fare in modo che il legno possa diventare un elemento di certificazione non solo per le nostre aziende ma essere espressione di un certo modo di fare bene le cose".

Lo ha affermato l'assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro intervenendo al convegno Rigenerazione urbana e trasformazione edilizia con il legno: dall'esperienza della ricostruzione in Friuli alle innovative tecnologie di prefabbricazione e di utilizzo che si è svolto oggi nella sede di Confindustria Udine. Il legno come materiale resistente alle azioni sismiche è stato uno degli aspetti affrontati nel corso del convegno che ha messo in luce come questa caratteristica abbia trovato la sua diffusione in seguito alla ricostruzione post terremoto avvenuta in Friuli a partire dal 1976 e più recentemente in Emilia-Romagna. È stato sottolineato, inoltre, come lo sviluppo di nuove tecnologie produttive, soprattutto di prefabbricazione, rende i sistemi costruttivi in legno ottimali per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e quindi per la trasformazione e rigenerazione dei centri urbani.

Sul punto l'assessore ha rilevato come il legno stia tornando con fatica al centro dell'edilizia "ma possiamo fare un salto di qualità - ha spiegato - concependo questo materiale come strumento per la riorganizzazione e il ripensamento di parti di città. Stiamo ragionando sul tema del terremoto e della ricostruzione" ha aggiunto, sottolineando che "quest'ultima può avvenire anche attraverso la flessibilità, la modularità, l'industrializzazione contemporanea di un sistema di produzione in grado di rispondere a criteri di efficienza e di tempestività nella realizzazione".

Temi complessi che, secondo l'assessore, "devono essere affrontati non più all'interno di una semplice rete ma di un sistema vero e proprio che in regione può contare sull'esperienza della ricostruzione".

Santoro ha ricordato poi i valori portati avanti con il progetto Radura (di Stefano Boeri Architetti e Filiera del Legno FVG in collaborazione con Regione FVG e consorzio Innova FVG) che si integrano perfettamente con quelli che sono i punti di forza della nostra filiera legno e delle aziende in essa rappresentate. Attraverso Radura, le nostre foreste vengono messe al centro dell'attenzione anche dei cittadini per far loro comprendere come sia possibile valorizzare sempre di più questo importante patrimonio del nostro territorio senza arrecare alcun danno alle risorse naturali.

Sul modello Friuli, infine, Santoro ha ricordato come esso sia connotato non solo dai temi dell'emergenza e della ricostruzione ma anche "dalla sicurezza antisismica sulla quale non possiamo mai abbassare la guardia. Oggi - ha proseguito - l'etica del costruire deve orientarsi sulla sicurezza degli edifici e sulla vivibilità delle nostre città partendo dalla rigenerazione, vista come principio del togliere e del recuperare non dell'abbondare e dello sprecare".

Fra gli interventi anche quello di Franco di Fonzo, capogruppo Legno Confindustria Udine, presidente Cluster Arredo e Sistema Casa che ha ricordato l'incremento dei livelli di produzione dell'industria delle costruzioni del legno: "fra i motivi della crescita - ha osservato - una crescente sensibilità da parte del pubblico verso l'edilizia sostenibile, i tempi ridotti di realizzazione, le caratteristiche antisismiche degli edifici in legno e il risparmio energetico".

Secondo di Fonzo "le imprese italiane e friulane hanno un patrimonio di eccellenza da valorizzare" mentre per Vittorio Di Marco, presidente Filiera del Legno FVG, che unisce diverse aziende che costituiscono gli anelli fondamentali della catena di lavorazione del legno strutturale del Friuli Venezia Giulia, non deve esserci improvvisazione. La Filiera, come è stato illustrato, con le aziende posizionate su un territorio con importanti risorse boschive, utilizzando la materia prima locale, vuole promuovere, far conoscer e sviluppare le potenzialità che questo contesto può esprimere nell'edilizia, per farlo si avvale anche della collaborazione di Innova FVG e della Regione FVG.

L'evento odierno - organizzato dall'Ordine degli Architetti della provincia di Udine con EdicomEventi e collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Udine, promosso dalla Filiera del Legno FVG e dalla Regione FVG con Innova FVG - è la prima delle due giornate dedicate a far conoscere le potenzialità del materiale legno e volte ad approfondire sia le innovative soluzioni architettoniche per la rigenerazione urbana e la trasformazione edilizia sia le caratteristiche strutturali dei sistemi costruttivi in legno e i vantaggi dei moduli prefabbricati. La seconda giornata è prevista domani nella sede del consorzio Innova FVG ad Amaro alle 15.00.

ARC/LP/ppd



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