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Tagli alla Sissa, la politica locale sul piede di guerra

Numerose e diverse le reazioni della politica locale a seguito dell'annuncio del taglio ai finanziamenti per la Sissa. Serracchiani: "Impegno del Miur a risolvere il problema del taglio dei fondi". Per Fedriga è un "attacco politico".

A pochi giorni della visita di Mattarella e l'annuncio del taglio ai finanziamenti di circa mezzo milione di euro previsto dal Decreto ministeriale sulla programmazione delle università 2019-2021 e dal decreto sul Fondo di Finanziamento Ordinario 2019, e di un'ipotesi di accorpamento dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste, si sono scatenate diverse reazioni da parte della politica locale.

Serracchiani: "Lavoreremo per recuperare il mezzo milione"

"Noi lavoreremo per recuperare il mezzo milione che, sbagliando, è stato tolto, Fedriga invece farnetica di 'attacco politico' dimenticando che questo taglio è figlio del suo governo - ha dichiarato la deputata Debora Serracchiani -. Ho portato la situazione direttamente all'attenzione della viceministra Ascani che si è impegnata a risolvere il problema. Fedriga non vuole trovare soluzioni, non gli interessa la Sissa: cerca a priori la lite con il Governo nemico, si augura il male del Fvg per dargli la colpa. Lo stesso vale per l'Ogs, su cui partono allarmi a orologeria, mentre la sua situazione è monitorata costantemente al Miur. Serve compostezza per ottenere risultati".

"È chiaro che tenteremo tutte le vie - aggiunge la parlamentare - per ristorare la Sissa di questo taglio, utilizzando i più opportuni veicoli legislativi. È anche chiaro che politicizzare lo scontro da parte della Regione non è utile per la Sissa né per il territorio: qui occorre unità e sintonia d'intenti".

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Zanin: "Attacco all'intero sistema di ricerca e eccellenza scientifica del FVG"

Per il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin è stata "una decisione inaspettata e inaccettabile che assume i contorni dell'incredibile per la straordinaria dissonanza con le recenti dichiarazioni del presidente della Repubblica Mattarella, che appena due giorni fa a Trieste, presenziando alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, ha celebrato la funzione che svolge la Sissa a livello nazionale e internazionale, elogiandone risultati e successi e definendola importante frontiera di collaborazione al miglioramento del tessuto civile del Paese".

"I tagli che, se confermati, porteranno a un'inevitabile riduzione delle attività soprattutto a danno del territorio regionale, sono un attacco non solo alla Sissa, ma all'intero sistema di ricerca e di eccellenza scientifica che caratterizza il Friuli Venezia Giulia e che dovrebbe essere incentivato e sostenuto invece che mortificato con ipotesi di accorpamento, come nel caso dell'Ogs di Trieste e ingiustificate riduzioni di finanziamento".

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Rosolen e Fedriga: "Attacco politico"

"La Regione ha chiesto al Governo di premiare i risultati brillanti della Sissa e l'ipotesi di una mutilazione degli stanziamenti ha pertanto il sapore di un attacco politico, particolarmente beffardo e incomprensibile a pochi giorni dalle parole di stima e apprezzamento pronunciate dal presidente della Repubblica, Mattarella". Lo hanno dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia e l'assessore regionale a Istruzione, Formazione, Ricerca e Università, Alessia Rosolen.

"L'aspetto più sgradevole è - secondo Fedriga e Rosolen - che alcune forze politiche usino le istituzioni come arma di propaganda politica: il fatto che il la nostra regione abbia una Giunta non allineata al Governo non dovrebbe incidere sui rapporti istituzionali. Viceversa, pare sempre più forte la sensazione che il cinismo di alcuni partiti stia oscurando la correttezza istituzionale. Si tratta, evidentemente, di una deriva pericolosa dalla quale gli unici a uscire sconfitti sono i cittadini".

Fedriga e Rosolen hanno rimarcato che "i proventi della Sissa derivano per il 70 per cento da contributi ministeriali, attualmente articolati in tre parti: quota base (circa 14,3 milioni di euro), quota premiale (circa 4,6 milioni di euro), contributi per borse di dottorato (3,4 milioni di euro). Ingiustamente la quota base è decisamente inferiore a quelle della Normale e di Sant'Anna per un importo di 2-2,5 milioni di euro su base annua. Grazie a prestazioni significativamente superiori alla norma, la Sissa è riuscita in questi anni a incrementare la quota premiale del proprio bilancio attutendo in parte il taglio, ma non è ipotizzabile che fare miracoli diventi una prassi consolidata".

Fedriga ha spiegato che "per continuare a essere competitiva e attrattiva, misurandosi ad armi pari con gli altri Istituti a ordinamento speciale (Ios), il solo intervento che potrebbe sanare il bilancio della Sissa sarebbe l'elevazione della quota base di almeno 2,5 milioni di euro all'anno, rimuovendo così il disallineamento con gli altri Ios. L'ipotesi di un ulteriore taglio lascia quindi interdetti".

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Ogs e Usr

Rosolen ha quindi sottolineato che "il capitolo Sissa si aggiunge a un volume che sta lievitando e che già comprende le vicende legate all'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) e all'Ufficio scolastico regionale (Usr)".

"L'Ogs - evidenzia l'assessore - si trova bersagliato da uno stillicidio di messaggi ambigui e allusivi rispetto alla prosecuzione delle sue attività e su di esso aleggia lo spettro di un depotenziamento del territorio per favorire Roma e Napoli. Per quanto riguarda l'Usr, nonostante i risultati molto brillanti ottenuti dall'insediamento del nuovo direttore, viviamo una fase logorante e destabilizzante durante la quale le nostre richieste non ricevono alcuna risposta da Roma. Invito il Governo a tenere divise le beghe politiche dalla correttezza istituzionale, soprattutto nei confronti di soggetti efficienti e di livello indiscutibile".

Cecco: "Impoverimento culturale"

Per Giorgio Cecco, referente a Trieste di Progetto Fvg, "il taglio ai finanziamenti per la Sissa è incomprensibile" e si tratta di una "riduzione che penalizza una delle eccellenze triestine e centro scientifico leader a livello internazionale". "Non si possono fare scelte assurde come questa - ha sottolineato Cecco-. La preannunciata e consequenziale diminuzione di attività sul territorio porterà un impoverimento anche culturale inaccettabile".

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