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Accoglienza diffusa Muggia, consiglieri opposizione: «Progetto fallito ancor prima di iniziare»

I consiglieri di opposizione del Comune di Muggia commentano l'accoglienza diffusa a Muggia

«Di diffuso c’è veramente pochissimo, posto che si destina una sola struttura (ed ancora non adatta per la capienza) ad accogliere 16 soggetti. Questo il primo dato politico: i muggesani non si sono fatti abbindolare. Già lo sportello Sprar era stato completamente disatteso dai cittadini, inoltre la stessa sinistra, rispondendo alla nostra interrogazione ha confermato che non ha potuto nascondere difficoltà a reperire gli immobili per lo Sprar. I muggesani hanno dimostrato di non voler più continuare ad accettare supinamente certe politiche scellerate. Aderire allo Sprar inoltre, non escluderà la possibilità di nuovi arrivi sul nostro territorio. Lo sta dimostrando l'inaffidabilità di chi ci governa».

hanno dochiarato di consiglieri d'opposizione Andrea Mariucci, Stefano Norbedo, Giulia Demarchi FORZA MUGGIA - DIPIAZZA PER MUGGIA, Giulio Ferluga LEGA NORD eNicola Delconte FRATELLI D'ITALIA- AN

«Questa sinistra sta concentrando la propria azione amministrativa in questo progetto a loro molto caro; il modello dell’accoglienza diffusa ha però fallito su tutta la linea. Come poteva essere diversamente per un modello di distribuzione che permette a chi se lo aggiudica di scavalcare nelle scelte sia i Sindaci che il parere di intere comunità? Nelle risposte che abbiamo ricevuto il Sindaco ci ha descritto questa struttura di accoglienza come “ottimale”. Peccato però che un parere dell'Ufficio urbanistica dica che al momento della presentazione della domanda quel luogo non sarebbe in grado di ospitare le 16 persone previste nell'affidamento del servizio nell’edificio. Allora dov'è finito chi voleva fare la sua parte? Prima di imbarcarsi in questo progetto andavano forse ponderate in maniera migliore la fattibilità e la proprie capacità. Non ci sono state adesioni e disponibilità ad accogliere».

«Abbiamo inoltre chiesto se questa volta sono fossero state accolte le preoccupazioni espresse con la petizione delle mamme di Aquilinia, in particolare sulle distanze dell'immobile con luoghi più sensibili: ebbene ci è stato risposto che «non essendo stato reperito sul territorio nessun altro immobile idoneo non si è potuta operare altra scelta»: prendere o lasciare, quindi. E loro ovviamente prendono! Ci dicono inoltre che si prevede l'arrivo di tre nuclei familiari. Dicendo questo però dicono anche che non ce lo possono garantire, in quanto "la scelta finale spetta al Ministero degli Interni". E per gli altri che arriveranno?».

«Altro elemento emerso è che il progetto prevede l'accoglienza di tutti i soggetti previsti dal decreto 10 agosto 2016 (il decreto di ferragosto della sinistra che trasforma l’Italia in un allegro ostello del tempo perso per chi, in qualsiasi modo, vi arrivi). Quindi lo Sprar non è più dedicato solamente a coloro che sono già titolari di asilo, ma anche chi con la richiesta di asilo non ha nulla a che fare. I servizi che per legge saranno garantiti agli ospiti da parte degli enti attuatori sono moltissimi e costituiranno per loro un diritto e per noi un obbligo! Dalla formazione all’ inquadramento professionale, l’accesso all’edilizia agevolata, eventuali cure sanitari, siano essi singoli o con rispettivo nucleo familiare. Tutti servizi ai quali molti italiani contribuenti non riescono nemmeno ad accedere, o per i quali l’accesso è veramente difficoltoso.

Nelle altre risposte è emerso che non si è in grado di sapere nulla invece in merito ad eventuali precedenti penali delle persone che potrebbero arrivare, volevamo essere rassicurati su questo ma abbiamo solo constatato l'impotenza di poterlo prevedere».

«I cittadini inoltre devono sapere che le strutture gestite dallo Sprar sono ora considerate “luogo di dimora abituale” e quindi consentono l’iscrizione all’anagrafe comunale. Ciò significa residenza? Significa quindi accesso agli ammortizzatori sociali? La risposta è stata molto vaga, e crediamo che ciò equivala ad un si»..

Crediamo che Muggia meriti ben altro. C'è un sentire comune che si sta diffondendo come una diversa sensibilità che va al di là delle idee politiche di ciascuno. Il nostro impegno prosegue nel cercare di sottrarre il territorio di Muggia a politiche gia' dimostratesi fallimentari come il progetto Sprar di accoglienza diffusa e le incomprensibili gestioni che ne derivano.

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