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Alberi monumentali, Santoro: «300mila euro per interventi di salvaguardia su 100 piante»

«Siamo la prima regione in Italia ad aver introdotto un canale contributivo per interventi da parte dei Comuni o dei privati»

Sono un centinaio gli alberi monumentali in tutto il Friuli Venezia Giulia su cui verranno effettuati interventi di salvaguardia per circa 300 mila euro. È il risultato del primo bando regionale che ha messo a disposizione fondi pubblici per iniziative finalizzate alla cura e alla valorizzazione degli alberi monumentali inclusi nell'elenco regionale. «Abbiamo soddisfatto tutte le domande pervenute», ha annunciato l'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro, aprendo i lavori del convegno dedicato alle nuove regole per la cura e la salvaguardia degli alberi monumentali, svoltosi stamattina a Udine, su iniziativa della Regione e rivolto a funzionari pubblici, privati e tecnici del settore.

Le domande, circa una trentina, riguardano alberi monumentali inclusi nell'elenco regionale approvato lo scorso febbraio, che attualmente conta 138 piante di valore storico - paesaggistico. «Nel 2016 abbiamo effettuato un intervento di aggiornamento normativo sulla legge regionale per passare dalla tutela passiva a quella attiva - ha ricordato Santoro - oggi siamo la prima regione in Italia ad aver introdotto un canale contributivo per interventi da parte dei Comuni o dei privati».

Una revisione normativa che per Santoro ha consentito di «mettere a sistema tutti gli aspetti che riguardano questo tema, apparentemente settoriale, ma che invece coniuga elementi naturalistici con fattori simbolici e culturali legati alla natura dei luoghi». Quello degli alberi monumentali è un settore non esclusivamente "botanico" ma che «mette in campo una serie di altissime professionalità e specializzazioni, di cui fortunatamente la nostra regione è ricchissima» ha evidenziato ancora l'assessore. Il convegno, organizzato con il sostegno e la collaborazione del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mpaaf), del Ministero dei Beni culturali, dell'Ordine dei dottori Agronomi e forestali e delle Università di Udine e di Padova, è stata l'occasione per riunire alcune di queste professionalità. 

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