Amministrative, Sabia (M5S): «Trieste protagonista solo rimuovendo le cariatidi politiche»

«È solo sradicando i poteri forti che sino a questo momento hanno immobilizzato la nostra città che si può portare Trieste a essere Trieste. Capiamoci; la nostra città non è un punto di su una mappa e la sua collocazione fisica deve essere valorizzata: essere “porta est d'Italia” non è una debolezza, ma un punto di forza».

Lo rileva in un post pubblicato sul suo profilo facebook Paola Sabrina Sabia, coordinatrice del Meet-up Beppe Grillo Trieste e possibile candidata a sindaco per il Movimento 5 Stelle alle prossime amministrative di primavera (probabili le primarie a gennaio).

«Come - sppiega Sabia -  abbiamo già visto succedere a Roma, con l'ingresso del M5S nel becero mondo degli affari politici, bastano un po' di ‪#‎onestà‬ e‪#‎trasparenza‬ per trasformare le amministrazioni. Piccoli passi, certo, commisurati al limitato potere che degli onesti possono avere in un mondo di marciume; tuttavia questa è la via. In ambito locale, dobbiamo andare nella stessa direzione. E per Trieste, quindicesima città in Italia per quanto concerne il numero di abitanti, la via della trasparenza e dell'onestà conduce alla sua valorizzazione come polo internazionale. In quest'ottica, è necessario comprendere però che il pensare in grande non vuol dire dimenticare il “piccolo”. Anzi! È dal piccolo che bisogna cominciare: può sembrare semplicistico partire dalle questioni più care e importanti ai cittadini in tempo di crisi, cioè “cibo, casa e lavoro”, ma queste problematiche sono i primi pezzi di un puzzle più grande. Ripristinare il senso di collettività, di conseguenza, è uno dei nostri punti forti a livello programmatico. È solo risolvendo queste apparentemente secondarie questioni, o meglio necessità per chi sa di che cosa stiamo parlando, che le problematiche macro, quali porto, turismo e cultura, tra loro integrate nel concetto di Smart city, possono venire sviluppate in maniera sistematica». 

«La visione - continua -  a Cinque Stelle della città, da parte degli attivisti del Meetup Amici Beppe Grillo Trieste, è una Trieste vivibile e accessibile a tutti; una città includente e non un luogo dal quale i giovani si trovano costretti a scappare. Una fuga resa necessaria, nonostante a Trieste un laureato su sette abbia a che fare con la ricerca (una media altissima rispetto al resto del territorio italiano!), che non tutti sono in grado di intraprendere. Gli anziani a titolo di esempio, cioè i depositari locali – sappiamo – di una memoria ricca di storia, conflitti e diversità culturali, spesso si trovano incastrati tra il passato ormai passato e il futuro che sembra non giungere mai, bloccati in un presente con troppe promesse e nessuna sostanza».

«Noi siamo convinti - conclude -  che se si rimuoveranno le cariatidi politiche, protagoniste dell'eterno ritorno dell'inconcludenza, Trieste sarà finalmente libera dalle gabbie imposte che, negli ultimi decenni, hanno impedito al territorio e alla popolazione tutta di esprimere il proprio incredibile valore. Noi siamo il motore di questo cambiamento. In alto i cuori».