Approvata la Legge sul Finanziamento al Sistema Universitario
Approvata con 44 voti a favore e 3 voti di astensione (Antonaz e Kocijancic di SA-PRC e Brandolin del PD), nessun contrario, la legge sul finanziamento al sistema universitario. Ecco di seguito le indicazioni di voto dei consiglieri regionali in...
Approvata con 44 voti a favore e 3 voti di astensione (Antonaz e Kocijancic di SA-PRC e Brandolin del PD), nessun contrario, la legge sul finanziamento al sistema universitario.
Ecco di seguito le indicazioni di voto dei consiglieri regionali in merito alla legge:
Roberto Antonaz (SA-PRC): occasione sprecata, legge che cambierà molto poco perché non si interviene sulla ricerca, si è evitato di trattare l'unificazione degli Erdisu (gli enti per il diritto allo studio universitario), è la montagna che ha partorito il topolino.
Paolo Menis (PD): iter difficile con continui rinvii della Commissione, il testo è arrivato nel momento meno opportuno vista la riforma nazionale, non si parla di strategie nè di prospettive, ma per quanto accolto in Aula il PD voterà a favore.
Piero Colussi (Citt): esito positivo della legge, scommessa per il futuro delle due Università regionali, si è avviato un percorso nuovo, introdotta la premialità all'eccellenza, la Conferenza del sistema universitario costringe a un tavolo i 5 soggetti riconosciuti e la Regione.
Alessandro Corazza (Idv): gli equilibri all'interno del Pdl hanno condizionato la legge, ma è stata migliorata in Aula anche se si poteva osare di più, pasticcio di emendamenti, si doveva cominciare a ragionare in termini di sistema anche sulla base della riforma Germini.
Alessia Rosolen (Misto): voto favorevole del Gruppo perché da oggi si riconosce il ruolo di coordinamento e di indirizzo della Regione e quello centrale della ricerca, si premia la competitività del sistema universitario, si incentivano le collaborazioni, si aumenta la capacità di attrazione di risorse, non si è però affrontato il tema del diritto allo studio.
Piero Camber (Pdl): passo avanti nel nome della collaborazione tra gli atenei, razionalizzato il sistema universitario e il sistema di finanziamento, aumentati i contributi regionali, coinvolti gli studenti e i due consorzi di Gorizia e Pordneone che non hanno sede in quei territori,