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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

«Atto di civiltà evitare visite fiscali a malati gravi. necessaria normativa ad hoc»

Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi, nella sua interrogazione con la quale chiede alla Giunta di adeguare il sistema dei controlli ai dipendenti pubblici alla gravità della patologia e alla pesantezza delle cure

«Credo sia un atto di civiltà evitare le visite fiscali a chi deve affrontare terapie dure e invasive, ad esempio come quelle chemioterapiche. Considerato che, come apparso sulla stampa, si è verificato un caso in cui una persona affetta da una patologia neoplastica, operata da appena dieci giorni, è stata sottoposta a visita fiscale, chiedo se la Giunta può usare la stessa prassi della Regione Trentino Alto Adige, che proprio a seguito di un caso simile ha già disposto la cessazione dei controlli per i malati gravi con il cosiddetto Protocollo di Chiara».

Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi, nella sua interrogazione con la quale chiede alla Giunta di adeguare il sistema dei controlli ai dipendenti pubblici alla gravità della patologia e alla pesantezza delle cure. Riccardi

«Formulo alla presidente Serracchiani - così Riccardi - la richiesta di conoscere quali provvedimenti intenda assumere affinché non si verifichino casi simili e se non ritenga, in attesa di una decisione da parte del Governo nazionale, di adottare autonomamente il Protocollo di Chiara del Trentino Alto Adige, che prevede l'introduzione di verifiche differenziate tra malattie lievi o non gravi e malattie gravi, in particolare oncologiche in trattamento chemioterapico, proprio per evitare controlli inutili e dispendiosi e per tutelare la dignità del malato». 

A seguito della risposta meramente tecnica ricevuta in Aula dall'assessore Telesca, Riccardi ha replicato: «Ho capito che la norma consente di risolvere questo problema, mi piacerebbe quindi che l'assessore inviasse un pizzino al dirigente affinché severità e rigore siano riservati ad altri casi e non a quelli in cui le persone devono affrontare una fase particolarmente delicata e impegnativa della loro vita».

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