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Bullismo, legge nazionale approvata in Fvg "con riserva"

Sono 24 i sì trasversali, nessun no, 3 le astensioni. Panariti: «La semplice repressione non porta risultati, ci vuole una forte attività educativa»

Un dibattito che ha visto più schieramenti, quello dedicato alla proposta di legge nazionale n. 10 sul contrasto al bullismo, poi accolta a maggioranza: da chi ha difeso l'obiettivo del progetto a chi si è apertamente schierato contro (Silvana Cremaschi del Pd in primis), a chi ha
cercato una mediazione attraverso la richiesta di un ritorno in Commissione di merito (Renzo Liva, pure lui del Pd, ma anche Paride Cargnelutti di AP/Ncd).

E di rinvio auspicato ha parlato anche l'assessore Loredana Panariti, che ha fatto presente come la Regione non sia ferma sulla questione, cyber-bullismo incluso. «Vi invito ad arricchire il ragionamento attraverso l'ascolto delle Università - ha detto la Panariti - per capire cosa stiamo facendo. La semplice repressione non porta risultati, ci vuole una forte attività educativa. L'impegno della Regione c'è tutto e sta dando risultati. L'educazione - ha ribadito l'assessore - deve essere il centro da cui partire e costruire».

«Richiesta poco rispettosa del lavoro fatto in Commissione», ha però ribattuto la Frattolin ripercorrendo i concetti chiave del suo provvedimento. A farle eco l'altro relatore di maggioranza, Stefano Pustetto (Misto), che ha ricordato come alle richieste della VI Commissione a presentarsi in audizione avessero risposto solo due soggetti. Alla fine, la pdl nazionale si vota: 24 i sì trasversali, nessun no, 3 le astensioni (Cargnelutti con i democratici Bagatin e Boem).

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