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Cartiera Burgo, Serracchiani: "Di Maio dà risposte evasive"

La deputata del PD rende nota la risposta del Ministero dello Sviluppo economico all'interrogazione con cui chiede di scongiurare il licenziamento di 100 operai dello stabilimento di Duino Aurisina. "Il territorio e i lavoratori si aspettano un'attenzione più seria”

“Dal ministro Di Maio ho ricevuto sulla crisi della cartiera Burgo una risposta evasiva e impegni non meglio precisati. Il territorio e i lavoratori si aspettano un'attenzione più seria”. Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, rendendo nota la risposta del Ministero dello Sviluppo economico all'interrogazione, sottoscritta con l'on. Chiara Gribaudo, con cui chiede di scongiurare il licenziamento di 100 operai dello stabilimento di Duino Aurisina della Burgo Group, dopo l’annunciata apertura della procedura di mobilità del 19 novembre scorso.

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"La strada per risolvere la crisi esiste"

“Voglio ripetere al ministro Di Maio che la strada per risolvere la crisi della Cartiera esiste – chiarisce Serracchiani - come peraltro confermato sia dalle organizzazioni sindacali sia dalla RSU, e anche dalla stessa Regione Friuli Venezia Giulia, e cioè riconoscere la Società Cartiera di Ferrara spa quale interlocutore primario con cui portare avanti il progetto di riconversione della Linea Due dello stabilimento di Duino”.

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“Tale evenienza – spiega la parlamentare – è peraltro evidenziata dalla stessa risposta del ministero del Lavoro, nella quale si legge testualmente che 'l’A.D. della Società Cartiera di Ferrara S.pa. ha ribadito che costituisce 'conditio sine qua non' per la realizzazione del progetto di riconversione della Linea Due e per la costituzione del newco, l’ottenimento dell’autorizzazione a realizzare un impianto di pirolisi; il relativo iter procedurale è in corso di realizzazione da parte della Direzione regionale competente in materia di ambiente'.

"Nessun ostacolo di natura politica o burocratica"

Per Serracchiani “la direzione di rotta è quindi ben segnata e dunque è lecito attendersi che adesso non ci siano ostacoli di natura politica o burocratica a rallentare o impedire una soluzione che i lavoratori della Cartiera e la regione chiedono con un giusto coinvolgimento”.

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