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Concorso per infermiere, Ziberna (Fi): «Disastro origanizzativo tra wc inagibili e sporcizia»

Lo rileva in una nota Rodolfo Ziberna, consigliere regionale di Forza Italia

«Lo scorso 26 gennaio sì è svolta a Trieste la preselezione del tanto atteso concorso per 173 posti da infermiere, al quale hanno preso parte migliaia di partecipanti provenienti da tutte le regioni d’Italia, isole incluse. Si è rivelato un disastro organizzativo e foriero di ricorsi perché chiunque poteva accedere alle informazioni della rete internet attraverso il proprio cellulare. Addirittura si sarebbero formati gruppi di lavoro, altro che controlli! Intercettando le tante segnalazioni apparse sui social ho pertanto rivolto, insieme al collega Roberto Novelli, una interrogazione alla presidente ed all’assessore competente al fine di conoscere le ragioni e soprattutto cosa intendano fare ora, preso atto che molte norme regolamentari sarebbero state gravemente violate».

Lo rileva in una nota Rodolfo Ziberna, consigliere regionale di Forza Italia.

«I partecipanti - continua la nota - sono stati letteralmente ammassati sul luogo del concorso e solo dopo diverse ore di attesa, al freddo, finalmente sono stati fatti accedere all’interno del palazzetto. Da ciò che sostengono i partecipanti chiunque avrebbe potuto liberamente copiare e fare uso del cellulare per cercare le risposte del test sulla rete internet, ed addirittura si sarebbero creati gruppi di lavoro che si scambiavano i compiti e tutto ciò sarebbe accaduto sotto gli occhi di chi avrebbe dovuto vigilare. Com’è possibile che l’organizzazione sia stata colta impreparata quando si era consapevoli del numero esatto di candidati che si sarebbero presentati? Com’è possibile farli attendere al freddo, in piedi, ore ed ore fuori del palazzetto, dopo viaggi stivati stretti in pullman, pullmini, treno e macchine durati dieci ore o più?!» Ziberna

«“La grande promessa – afferma un partecipante-  quella dell’efficientissimo Nord-Est crolla esattamente alle otto e trenta della mattina quando si scopre la penosissima (dis) organizzazione a cui sono riusciti a dar vita avendo pure avuto a disposizione mesi interi: ci si deve impegnare per raggiungere tali vette di inefficienza. La fila non parte, rimane li accalcata al freddo di fronte all’ ingresso muto: vi resterà fino alle undici e trenta. Tre ore di attesa, senza poter recarsi nei servizi igienici, o i più fortunati in servizi disastrati. …Quando iniziano a chiamare finalmente va in scena l’opera “Concorso per 173 posti a tempo indeterminato” e la situazione non è meno rocambolesca della concertistica atmosfera Woodstock di cui poco prima fuori. Accalcati sui posticini minuscoli delle tribune, stanchi, sporchi e arrabbiati; i sedili gialli non possono ospitare contemporaneamente una persona ed i suoi cappelli, sciarpe o borse con dentro documenti imperdibili cosi la masserizia finisce tutta sul pavimento ed i suppellettili personali vanno a confondersi con gli accessori degli altri… alle domande si può tranquillamente rispondere in comune perché chi dovrebbe controllare non può essere davanti a te e contemporaneamente dieci miglia più giù. Sorpresi più studenti a “copiare”, le Vestali a protezione del buon senso civico non hanno ammonito nessuno, limitandosi a fare il cenno del silenzio col dito sul naso…. su Facebook si sta assistendo ad una guerra asprissima tra chi vuole preparare un ricorso e chi vorrebbe vedere premiata la meritocrazia perché magari sa che il test lo ha fatto bene e si vede minata l’unica possibilità di un contratto…..o quando scocca il gong per riconsegnare perentoriamente il questionario compilato (spesso a gruppi) e c’è chi si ritrova col compito ritirato e chi, più in là, gode di altri cinque minuti per portarlo a termine …..”».

«"Mi rendo conto di aver sognato – afferma Giulia, disoccupata - forse perché non avendo un lavoro vedevo questa come un’opportunità. Quando siamo entrati eravamo stanchi, sfiniti e mantenere la minima concentrazione per rispondere alla domande è stato difficilissimo: la testa era svuotata da troppa attesa e rabbia.” “Il mio collega –afferma invece Francesco - se ne è dovuto andare. Questo è successo perché se fossimo entrati alle otto e trenta allora per le due avrebbe preso il treno e sarebbe stato in servizio stasera perché non ha ottenuto il cambio turno. Ma alle undici ha lasciato perdere e se ne è andato incazzato. Ed ha tutte le ragioni per esserlo: molti se ne sono tornati a casa. Una vergogna".  “Ho fatto 14 ore di viaggio in Pullman –osserva sconsolato Lorenzo -ed altrettante mi attenderanno stasera. Le condizioni sono disumane e inaccettabili. Pensavo al mito del Nord organizzato”».

«Per questa ragione - conclude Ziberna - , insieme al collega Roberto Novelli, abbiamo rivolto una interrogazione alla presidente Debora Serracchiani ed all’assessore competente al fine di sapere quali azioni intendano adottare nei confronti di chi si è reso responsabile di questa disastrosa prova, se ritengano di annullare il concorso visto quanto denunciato o se nelle prove di esame dei concorsi banditi dalla nostra Regione è consentito fare esami di gruppo, accedere alle informazioni della rete internet attraverso i propri cellulari palmari, ecc. e se ritengano, per mera educazione, inviare a tutti i partecipanti una lettera con cui chiedere scusa per il barbaro trattamento subito, specchio di una evidente incapacità organizzativa».

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