Consiglio comunale: ancora nessun presidente, l'opposizione esce
La delibera sull'area ex Fiera viene approvata dalla sola maggioranza. Toncelli (PD): "Scandaloso mercanteggiare l'aula dei cittadini". Bertoli (Lega): “Il PD abbandona il Consiglio sulle crisi lavorative e non vota una delibera che si stima porterà circa 200 posti di lavoro"
Il Consiglio Comunale è nuovamente senza un presidente e tutta l'opposizione abbandona l'aula. Il rinvio della votazione è stato richiesto durante la seduta di lunedì 6 maggio dal consigliere leghista Radames Razza, che ha dichiarato: “Non è stato ancora raggiunto un accordo”. Nella scorsa seduta erano emersi i nomi di Everest Bertoli e Massimo Codarin e il rinvio era stato richiesto dal capogruppo di Lista Dipiazza Vincenzo Rescigno. Le dimissioni dell'ex presidente Marco Gabrielli risalgono al 21 marzo scorso.
Marco Toncelli (PD)
Accorato e spazientito l'intervento di Marco Toncelli (PD): “La cosa più imbarazzante e scandalosa è che quest'aula è schiava del vostro mercato. Voi da aprile continuate a rinviare e mercanteggiare il presidente del consiglio, non dovete fare le cose a vostro uso e consumo questa è l'aula dei cittadini e deve lavorare per il bene di tutti. A questo punto ci aspettiamo l'elezione non dopo le europee ma dopo gli europei”.
Famulari (PD) e Menis (M5S)
Risolutiva la decisione della capogruppo del PD Laura Famulari: “E'inaccettabile che da due mesi il consiglio lavori senza un presidente, quindi il Partito Democratico esce dall'aula. La maggioranza è ostaggio della Lega, questa città merita di meglio”.
Si unisce alla linea anche Paolo Menis del Movimento 5 Stelle: “Chiediamo anche al vicepresidente Svab di dimettersi e di non reggere il gioco a questa maggioranza che non ha ancora trovato un sostituto a Marco Gabrielli”.
Bertoli (Lega): "Autogol clamoroso del PD"
Nella fase precedente alla mancata votazione si era svolta l'audizione dell'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen sul tema della crisi lavorativa e industriale a Trieste alla presenza dei sindacati. Così ha commentato l'ex forzista Everest Bertoli, ora parte della Lega: “L'autogol più clamoroso del PD. Abbandona il Consiglio dedicato alle crisi lavorative e non vota la variante del piano regolatore sulla 'Fiera'. Variante che si stima porterà circa 200 posti di lavoro compreso l'indotto”.