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Corte dei Conti, Santoro (Pd): «Con la riforma investiti 103 milioni sul territorio»

La consigliera regionale del Pd: «Rispetto all'evoluzione demografica e a come si è modificata la società in questi anni, confermiamo che quelle scelte andavano fatte»

«La riforma sanitaria ha avuto come principale obiettivo lo spostamento di risposte ai bisogni di salute dagli ospedali al territorio, quindi più vicino alla gente. È per questo che, dalle poche informazioni che ci giungono, ci lascia sorpresi il fatto che i giudici della Corte dei conti si siano concentrati sulla misurazione dell'attività ospedaliera. Resta inoltre da capire se nella valutazione degli investimenti sia stato tenuto conto dei 103 milioni investiti sul biennio 2017-2019».

A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, commentando le notizie relative alla relazione di "Controllo sulla gestione afferente al settore della sanità regionale anni 2014-2017 - I referto" depositata dalla Sezione di Controllo della Corte dei conti regionale per il Friuli Venezia Giulia.

«Rispetto all'evoluzione demografica e a come si è modificata la società in questi anni, confermiamo che quelle scelte andavano fatte. Restando in attesa di vedere la relazione, anche per capire i parametri di valutazione, va ricordato che esistono diverse agenzie che si occupano della valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali e che è importante tenere in considerazione questo ampio spettro di giudizi».

Tuttavia, continua Santoro, «proprio a conferma della nostra azione di spinta verso il territorio, senza dimenticare gli investimenti sugli ospedali, va ricordato che la precedente Giunta di centrosinistra, di cui facevo parte, fissò un importante stanziamento di oltre 103milioni di euro per finanziare interventi su tutto il servizio sanitario regionale nel biennio 2017-2019».

Tra questi, ricorda dunque Santoro, «oltre ai 21 milioni sull'azienda 2, 15 milioni sull'Aas 3, oltre 14 sull'Aa5, ci sono naturalmente gli investimenti di oltre 17 milioni sull'ospedale di Trieste, più di 12 su Udine, 1,2 milioni sul Burlo e ben 17 per finanziare la prima quota di interventi di investimento e adeguamento dei sistemi informativi, quindi il sistema amministrativo, le infrastrutture Ict e le dotazioni strumentali».

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