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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Cyberbullismo, Panariti: «La Regione vara progetto per formare "web guide"»

«I ragazzi imparerannole modalità intervento riparativo nelle situazioni di marginalizzazione, esclusione o violenza a danno dei loro pari»

Un progetto basato su un approccio multidisciplinare che attinge all'antropologia e alla psicologia per monitorare la comunicazione on line, formare giovani "web guide" e fronteggiare casi di cyberbullismo. E' quanto si propone "Web guide per la promozione del benessere digitale", che vede la collaborazione tra Regione, Area Science Park e Università degli Studi di Trieste e per cui la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Formazione e Politiche giovanili Loredana Panariti, ha previsto un finanziamento triennale di 30 mila euro complessivi.

«Attraverso un'attività di sensibilizzazione e educazione alla comunicazione interpersonale e all'uso corretto degli strumenti e delle piattaforme digitali si intende incrementare la presenza di stili positivi di utilizzo del web, anche attraverso la formazione di giovani web guide», ha spiegato l'assessore Panariti. Per questo è prevista una "comunità di pratica" online a supporto della prevenzione e della presa in carico degli studenti fatti oggetto di azioni di bullismo e cyberbullismo.

L'azione formativa propone più moduli: anzitutto verranno coinvolti genitori e docenti interessati dalla sperimentazione del modello della "mediazione umanistica" e alle possibilità della sua applicazione in contesto scolastico; poi i coordinatori/docenti acquisiranno le competenze necessarie per inquadrare il fenomeno del bullismo nelle sue dinamiche antropologiche e individuare gli studenti-mediatori da coinvolgere nella formazione specifica.

«I ragazzi - ha concluso Panariti - verranno accompagnati a riconoscere la consistenza della dimensione virtuale, a rielaborare un codice di utilizzo degli strumenti digitali nella prospettiva dell'etica della prima persona, imparando a proporsi anche come web guide presso i pari, ad apprendere e sperimentare le modalità intervento riparativo nelle situazioni di marginalizzazione, esclusione o violenza a danno dei loro pari».

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