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«Dopo Macerata, Trieste?», l'attacco Ics alla Politica triestina

La Caritas prende le distanze. Roberti (Lega) non replica, Giacomelli (FdI) condanna «il pazzo di Macerata», Tuiach (FN) ricorda l'orrenda fine di Pamela Mastropietro. Il presidente Gabrielli invita ad abbassare i toni

«Un esponente politico della Lega Nord ha ieri terrorizzato l’intera città di Macerata sparando, con l’intenzione di uccidere, su cittadini di colore. Si tratta di un episodio che, insieme a molti altri che stanno avvenendo su tutto il territorio nazionale, nasce da una cultura politica che sta minando alla radice l’ordinamento democratico. In tal senso, giustamente, lo scrittore e giornalista Roberto Saviano ha parlato della Lega Nord quale “mandante morale”. Partiti politici estremisti quali la Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Nuova, insieme a una galassia di gruppi neofascisti, hanno ottenuto in tutta Italia immense fortune politiche costruendo campagne d’odio e di intolleranza, alimentando la guerra tra i poveri e diffondendo disprezzo verso tutti coloro che vivono la solidarietà come valore fondante del proprio operato sociale. Quanto avvenuto a Macerata si può quindi facilmente ripetere in ogni città. Anche a Trieste, dove i partiti estremisti hanno occupato larga parte della vita pubblica locale, determinando un arretramento sociale e culturale che non ha paragoni negli ultimi 50 anni».

Il duro comunicato premonitore è dell'Ics, il consorzio di solidarietà che a Trieste gestisce l'accoglienza dei richiedenti asilo in città e già in altre occasioni, con il suo presidente Gianfranco Schiavone, è entrato nel dibattito politico cittadino: «Posizioni politiche contrarie ai principi costituzionali, che al grido di “prima gli italiani” vorrebbero costruire una differenza di trattamento tra le persone, nonchè discutibili ed ossessive iniziative costruite sulla difesa della “sicurezza” e del “decoro” urbano, possono costituire la base di derive violente, anche se all’inizio la deriva può essere poco visibile - continua la nota stampa -. È necessario che la città ritrovi quanto prima una nuova coesione sociale e riprenda la propria tradizione di città plurale, tollerante e aperta al cambiamento e alla convivenza di culture, lingue e religioni o sarà destinata a un rapido declino».

Come detto parole forti, ma un comunicato stampa dal quale l'altro gestore dell'accoglienza, la Caritas Diocesana, prende le distanze: «Siamo vicini alle persone colpite dalla disgrazia e condanniamo ogni forma di violenza - dichiara il direttore don Alessandro Amodeo -. Noi auspichiamo un maggiore dialogo tra tutte le forze in campo e prendiamo le distanze da questo comunicato strumentale e di matrice politica, nella quale la Caritas non si riconosce avendo come uniche finalità quelle cristiana e umanitaria». 

Cerca di mediare e abbassare i toni il presidente del Consiglio comunale Marco Gabrielli: «Si dovrebbero analizzare i fatti a mente fredda e senza spiriti ideologici; in entrambi i casi si tratta di squilibrati che avrebbero dovuto avere più controllo da chi li aveva in cura e magari da chi ha rilasciato un porto d’armi. Tutte le strumentalizzazioni in un senso e nell’altro vanno evitate».

«Il presidente di Ics ha spedito alla stampa un comunicato delirante. Troverete solo le sue parole, ho preferito non replicare perché ai deliri non voglio dar peso - scrive su Facebook il vicesindaco della Lega Pierpaolo Roberti -. La risposta migliore, col 5 marzo, sarà interrompere per sempre il giro d’affari che si è creato con la gestione dell’immigrazione».

Non era diretto all'Ics direttamente, ma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale Claudio Giacomelli ha toccato su Facebook i fatti di Macerata: «Il pazzo di Macerata è un criminale e merita la galera; continueremo a lottare contro la folle politica sull'immigrazione del Pd, anche nella nostra città. Questa immigrazione non possiamo permettercela nè da un punto di vista sociale nè economico. Provare a nascondere questo fatto con un "zitto o diventi mandante morale dei pazzi" è un speculazione squallida. Con noi non funziona. Sì, esistono pazzi, criminali, stupratori e spacciatori italiani. Questo non rende meno idiota importare in aggiunta pazzi, criminali, stupratori e spacciatori stranieri - attacca Giacomelli -. Così come esistono sempre più Italiani onestissimi in stato di povertà, che lo Stato non aiuta. Ed è criminale in questa situazione importare stranieri anche onestissimi in stato di povertà. Il meccanismo non funziona e basta. Al netto dei pazzi e di Saviano».

Un pensiero più estremista è quello del neo consigliere di Forza Nuova Fabio Tuiach, che tramite il profilo Facebook del figlio di due anni Jesus riporta prima critica «tutti si scatenano contro l'uomo che ha sparato contro i nigeriani. Si sono dimenticati tutti in fretta che dei nigeriani hanno fatto a pezzi una giovane ragazza» e poi riporta le parole di Gabriele D'Annunzio «ogni eccesso della forza è lecito, se vale ad impedire che la Patria si perda. Voi dovete impedire che un pugno di ruffiani e di frodatori riesca ad imbrattare e a perdere l'Italia».

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