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Attacco a Casa della Culture, Prelz (Stop Prima Trieste): «Centro sociale di violenti che va chiuso»

Lo rileva in una nota Marco Prelz (Stop Prima Trieste)

Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Sono associazioni di matrice intellettuale antifascista, la casa delle cultura è un'associazione di persone che hanno sempre creduto e credono nella democrazia culturale, che hanno cercato di approfondire e far amare i valori come la libertà., l'autonomia, la consapevolezza, la tolleranza

In questi anni purtroppo si è visto un mutamento delle loro ideologie , portandolo il più delle volte manifestando le loro idee in modo negativo, devastando negozi, automobili, colpendo le banche simbolo dei poteri forti, ma sopratutto colpendo i cittadini normali e gli agenti e carabinieri, persone che si guadagnano il pane per pochi soldi, rischiando il più delle volte in queste manifestazioni di rivolta, la loro pelle

mi rammarica aver visto il vice sindaco dimostrare solidarietà , verso le scritte trovate sui muri dei centro culturale di ponziana, che sicuramente non appoggio e condanno, ma vorrei ricordare appunto alle nostre istituzioni locali, che sarebbe bello da parte loro dimostrare la loro solidarietà anche verso i poliziotti che nella visita di Salvini, avvenuta questo inverno a trieste, sono stati attaccati proprio da questi ragazzi che frequentano i centri culturali, creando anche danni ad un gestore di un bar di via san Nicolò.

Ecco mi sarebbe piaciuto dal vice sindaco una risposta in merito anche verso questo episodio, condannando la violenza che quei ragazzi hanno infierito verso quei tutori dell'ordine, che più delle volte non sono tutelati a dovere.

Mi dispiace vedere che la politica , vada a difesa di certi e non di tutti solo per interesse politico, voglio ricordare ai cittadini che proprio quel centro culturale nel 2015 aveva in corso uno sfratto da parte dell'ater per un debito di affitti non pagati che superavano i 1000 euro, poi saldati evitando lo sfratto dalla Provincia di Trieste, erano sprovvisti di corrente elettrica perché morosi verso l'azienda fornitrice della corrente elettrica, si fornivano di corrente grazie ad un gruppo elettrogeno, messo sotto la loro sede che nei week end dove presso il centro culturale, si organizzavano feste con musica, non vi dico il rumore assordante che profuceva questo gruppo elettrogeno per tutto il tempo delle loro feste , che di norma finivano alle 2.30 di notte, disturbando tutto il vicinato, cara vice sindaco in quel periodo le era solidale anche con tutti gli inquilini che non hanno potuto dormire pur pagando in modo reholare e con molto sacrificio inloro affitti, senza avere la stessa fortuna di queste associazioni culturali che trovandosi in morosità, trovano enti istituzionali disposte a pagare per loro, facciamoci un esame di coscienza sicuramente no biolenza no scritte antisemita, ma da entrambe le parti e se la politica buole aiutare usinil buon senso ed aiuti tutti non solo quelli che fomani vi voteranno.

Marco Prelz

Stop Prima Trieste

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