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Elezioni comunali 2016 Piazza della Borsa

Dipiazza chiude la campagna: «Il Pd ha voluto buttarla in rissa per nascondere i problemi reali»

Conferenza stampa di chiusura in vista di domenica alla presenza degli alleati: «La Giunta  sarà presentata al primo di luglio insieme con la coalizione e sarà formata da persone super qualificate perché la città è nel degrado più assoluto»

«Il centrosinistra ha voluto buttarla in rissa per cercare di togliere l'attenzione dai problemi reali della città. Ma i cittadini hanno già scelto di votare contro il candidato uscente perché vivono sulla loro pelle la situazione reale. Non basterà questa strategia di diffamazione». Duro Roberto Dipiazza alla conferenza stampa di chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio che lo vedrà contrapposto a Roberto Coslini domenica 19 giungo (votazioni dalle 7 alle 23). 

Dipiazza ha aperto l'incontro con un attacco al quotidiano locale che «dispiace molto constatare, ancora una volta, dimostra faziosità; dovrebbe essere il giornale di tutti i cittadini, anche perché purtroppo l'unico, e invece è l'organo del Pd, che sistematicamente nella campagna elettorale ha scritto false informazioni, denigrando la mia persona e i miei elettori. Apprendo dalla stampa che avrei un consulente per il porto (Paolo Costa, ndr), che però non solo è stato esponente di spicco del centrosinistra e quindi non credo risponderebbe a una chiamata della destra, ma per di più non sento da almeno 5 anni».

«La Giunta - ha ribadito Dipiazza - sarà presentata al primo di luglio insieme con la coalizione e sarà formata da persone super qualificate perché la città è nel degrado più assoluto». 

Tornando al quotidiano locale, Dipiazza, ma anche Rossi in seguito, replicano a Rumiz «con il quale di certo ci sentiremo nei prossimi mesi in sedi diverse (tribunale, ndr). Una cosa che odio è quando mi attaccano sulla mia legalità, io che non sono mai stato condannato e ne vado fiero. Non è facile governare dieci anni senza ricevere un avviso di garanzia. Le bassezze di questi giorni sono allucinanti».

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«Sono giunte in questi gironi promesse mirabolanti per i cittadini e insulti ai nostri candidati - ha aggiunto l'eventuale vicesindaco leghista Pierpaolo Roberti -. Questo sindaco che promette è lo stesso che ha portato Trieste al primo posto per desertificazione commerciale». 

«Ci sono due pesi e due misure, con il giornale della città utilizza una linea politica in appoggio al sindaco uscente. Ci risulta però alquanto incredibile il disprezzo costante e continuo dei nostri candidati rispetto a questa spocchia da intellettuali di sinistra - ha detto Sandra Savino (Forza Italia) -. Saremo sporchi, brutti e ignoranti, ma noi prima di approcciarci alla politica abbiamo avuto un nostro percorso di lavoro, non come il sindaco attuale che non ha mai lavorato. Loro saranno anche laureati e scienziati, peccato che quando siamo entrati noi in regione e comune abbiamo trovato buchi».

Hanno poi preso parola Marco Prelz (lista Stop Prima Trieste), che ha criticato il presidente di "Trieste Recupera" che «strumentalizza la solidarietà per distribuire poi santini e promesse elettorali del sindaco uscente», e Giorgio Rossi (Lista Dipiazza), che ha sintetizzato la campagna spiegando che «siamo andati tra i "poveri", quelli che avrebbero avuto il diritto di lanciarci pomodori in quanto politici, ma invece abbiamo riscontrato rispetto: oggi invece hanno chiuso (il Pd) la campagna elettorale della denigrazione con questo pezzo da novanta che è Rumiz, che parla senza sapere nulla di me».

«Ringrazio Dipiazza che con la sua calma olimpica ci ha tenuti calmi - ha spiegato Claudio Giacomelli (Fratelli d'Italia) -. Il fatto è che queste elezioni sono state un referendum contro Cosolini, il sindaco dei record in negativo. A questo punto il centro sinistra ha deciso di buttarla in rissa cercando di far guardare da una parte senza far vedere quello che succede dall'altra. Il nostro compito era quello di far ricordare cos'è trieste sotto Dipiazza e cos'è diventata sotto Cosolini».

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