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Furlanic (Su): «Sì a Parco del mare e tassa di soggiorno, in Porto Vecchio discoteche e sport»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Alcune delle proposte programmatiche di Confcommercio oggetto ieri di dibattito tra alcuni candidati a sindaco meritano una riflessione:

Parco del Mare - Ritengo che il progetto del Parco del Mare possa essere importante per il futuro della città ed anche economicamente sostenibile. Avrei però preferito fosse ipotizzato sulle Rive (Pescheria + Magazzino Vini + zona ex Bianchi con collegamenti sotterranei tra i tre contenitori). Tramontata quest'ipotesi forse sarebbe meglio pensare al Parco del Mare in Porto Vecchio. L'alternativa del Porto Lido potrebbe essere sostenibile solo qualora si valorizzasse in toto quell'area oggi un po' dimenticata e trascurata (sia come pulizia che come collegamenti).

Porto Vecchio - Sono per una veramente limitata ipotesi di residenzialità (viste anche le migliaia di appartamenti sfitti già presenti a Trieste), puntando in primis sulle attività legate al mare (anche piccole industrie); poi alberghi, musei, scuole, centri per la ricerca, incubatori, una zona dedicata ai giovani (locali notturni e discoteche per risolvere l'annoso problema dello scontro tra il diritto al sonno e il diritto al divertimento); ma anche delle zone dedicate allo sport (campi di beach al coperto) e al tempo libero (bowling, go kart etc.).  Furlanic Che Ride

Tassa di soggiorno - Sono a favore della tassa di soggiorno diversificata (0 € fino alle 2 stelle, 1 € per gli alberghi a 3 stelle, 1,50 € per i 4 stelle, 2 € per i 5 stelle, limitatamente alle prime due notti per incentivare il turista a fermarsi più a lungo nella nostra città). Queste nuove risorse vanno usate per lo sviluppo turistico della nostra città (cartelli turistici multilingue, pacchetti con altri stati limitrofi quali Austria, Slovenia e Croazia etc.).

Centri commerciali e chiusure domenicali - Vi è la nostra ferma contrarietà a qualsiasi nuovo centro commerciale. La nostra regione ne ha fin troppi e sono stati una delle cause delle numerose chiusure dei piccoli esercizi commerciali. Il saldo occupazionale al tirare delle somme è dunque negativo. Anche le aperture domenicali e nei giorni festivi non hanno portato crescita economica e occupazione, ma solo contratti atipici e nuove forme di sfruttamento.

Iztok Furlanič

candidato a sindaco di Sinistra Unita – Združena levica

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