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"Gioco del Rispetto" dagli asili ai "negozi", Dubs (FI): «Progetto sociale o business?»

Intervento di Roberto Dubs di Forza Italia: «è la famiglia il contesto adatto per approfondire tematiche relative alla differenziazione dei sessi e pari opportunità»

Acquistabile dal sito ufficiale del Gioco del Rispetto la versione "casalinga" a 24,90 euro.

La scatola, si legge sul sito, comprende 12 tavole illustrate «che permettono la lettura e contemporaneamente la visualizzazione delle figure, da parte di bambini e bambine. Due amici, un maschio e una femmina, affrontano un cammino avventuroso aiutandosi a vicenda, al di là degli stereotipi»; il memo dei mestieri, «per imparare che uomini e donne hanno pari opportunità di fare le stesse cose, anche se sono diversi tra loro; un gioco di memoria visiva che abbina 20 coppie di maschi e femmine che svolgono lo stesso mestiere»; il puzzle double face «per scoprire che “un astronauta” può anche avere l’apostrofo! 35 pezzi compongono da un lato la figura di un astronauta maschio e dall’altro la figura di un’astronauta femmina. E fino all’ultimo non si sa mai quello che verrà fuori» ed il libretto del rispetto «per iniziare a giocare senza stereotipi». 

Roberto Dubs di Forza Italia a tal propisto riferisce che «Già dal mio punto di vista è stato inopportuno che il comune di Trieste abbia promosso l’introduzione del Gioco del Rispetto nelle scuole.  Pensare infatti di rimuovere improbabili pregiudizi di genere a dei bambini di cinque anni con progetti didattici che non mi pare abbiano alcuna funzione pedagogica, credo  sia una deriva eccessiva  di natura ideologica, in considerazione soprattutto dell’età dei bambini coinvolti».

«A quell'età infatti - continua - è la famiglia il contesto adatto per approfondire tematiche relative alla differenziazione dei sessi e pari opportunità.  Sono altrettanto sconcertato però che il Gioco del Rispetto, promosso dall'amministrazione comunale del PD di Cosolini e giunto alla ribalta delle cronache locali e nazionali ora sia in vendita a 24,90 euro».

«È opportuno - sottolinea Dubs - che un progetto che ha raggiunto notorietà grazie al sostegno di amministrazioni pubbliche (11 mila euro dal Comune di Trieste) e grazie al suo inserimento nelle scuole pubbliche ora generi dei guadagni in danaro (24,90 euro appunto il costo a scatola)?  È opportuno che tali guadagni vengano gestiti da una associazione culturale ( Laby ) che oltre ad aver ricevuto nel 2013 un contributo regionale, tra le varie attività che svolge organizza anche corsi tonificanti e dimagrenti di pilates?»

«Il gioco del rispetto - conclude -  è un progetto sociale o sta diventando un business? Dove vanno a finire i soldi derivati dalla vendita del kit del gioco del rispetto?»

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