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Elezioni comunali 2016

Elezioni 2016 - Immigrazione: cosa pensano i candidati sindaco

Settima intervista "multipla" ai candidati a sindaco delle amministrative del 5 giungo: "Al momento l'emergenza profughi sembra rientrata, ma con l'estate alle porte c'è il rischio di superare nuovamente il limite di gestione della città: come (e da chi) dev'essere gestita l'accoglienza? Il futuro sindaco come deve porsi nei confronti del Governo?" (Cliccando sul nome del candidato è possibile vedere la sua video-presentazione)

cariniFABIO CARINI (Startup Trieste)

Un assessore alle Comunità locali con delega all’Immigrazione sarà la sentinella, ovvero il migliore garante per una Trieste sicura e socialmente consapevole, conscia del suo status di virtuale città più internazionale del mondo e con il dovere di inserirsi tra le capitali d’Europa. Siamo pronti ad affrontare con il necessario pragmatismo tutte le tematiche legate ai flussi migratori, aspetti complessi e sempre più attuali da gestire con rigore e rispetto, evitando ingressi indiscriminati causati da scelte nazionali quanto meno prive di visione strategica. In questo senso diventa fondamentale il coinvolgimento attivo di tutte le comunità triestine che saranno le sentinelle di un patrimonio unico, la nostra città. Da sindaco, farò pressione in ogni modo su Regione e Governo affinché si possa e si debba limitare le permanenze, coinvolgendo al contempo i richiedenti asilo in attività lavorative obbligatorie e socialmente utili nel periodo di permanenza nel nostro comune.

Cosolini Facebook PaginaROBERTO COSOLINI (Partito democratico, Verdi-Psi, Sinistra ecologia e libertà, Insieme per Trieste, Trieste città solidale e Slovenska skupnost)

Per affrontare le emergenze legate all'immigrazione è fondamentale avere in essere un sistema di accoglienza. Trieste è stata più volte lodata proprio per il suo sistema di accoglienza diffusa grazie al quale si riesce a garantire la dignità di chi arriva riducendo al contempo i disagi per i cittadini. Continueremo a chiedere che i flussi siano regolati e che ognuno faccia la sua parte. Abbiamo indicato la quota massima di persone che Trieste è in grado di accogliere  e non vogliamo che venga superata proprio per evitare disagi in particolare alla popolazione.

DipiazzaROBERTO DIPIAZZA (Forza Italia, Lega Nord, Partito Pensionati, Lista Dipiazza, Fratelli d'Italia e Lista Stop prima Trieste)

Nel solo 2015, l’attuale amministrazione Comunale ha versato 11 milioni per l’accoglienza, un impegno economico che è in antitesi con le altre necessità di molti cittadini a cui non vengono riservate tali cospicue diponibilità finanziarie. In questo momento storico non è accettabile che l’Amministrazione Comunale debba farsi carico di problemi che dovrebbero far capo a soggetti Nazionale ed Internazionali. Per questo motivo provvederemo a mappare e rivedere le convenzioni in essere relativamente all’accoglienza; eserciteremo le dovute pressioni sulla Prefettura affinchè i posti disponibili vengano drasticamente ridotti e vengano intensificati i controlli di retrovalico. Prima i triestini, gli italiani poi  gli altri.

maurizio-fogar-2-2-2MAURIZIO FOGAR (No Ferriera Sì Trieste)

Oltre 25.000 triestini vivono sotto la soglia di povertà. Inaccettabile. Non un soldo, tolte le spese correnti, vada destinato ad altro che non sia aiutare questi nostri concittadini a riottenere una vita dignitosa e un lavoro sicuro.

iztok-furlanic-2-2-2IZTOK FURLANIC (Sinistra unita)

Un’immigrazione umanitaria o economica è sempre un’emergenza, per chi vi è costretto. Le non-politiche governative europee e italiane la trasformano in emergenza anche per i residenti non profughi. Perseguire chi diffonde notizie false a fini di speculazione politica, sviluppare iniziative di conoscenza e rispetto reciproci tra residenti e migranti, sostenere le organizzazioni di accoglienza e assistenza, significa anche creare occasioni di lavoro tramite i fondi europei dedicati.

marchesich-2GIORGIO MARCHESICH (Fronte per l'indipendenza)

Il problema dell'immigrazione non è conclusa e gli attuali numeri degli stessi (nascosti ai cittadini) è spaventosa. Bisogna debellare in tutti i modi l'immigrazione clandestina negando qualsiasi favoritismo ai clandestini. Trieste (Il Territorio Libero di Trieste) giuridicamente non fa parte dell'Unione Europea, quindi le istituzioni cittadine, in primis il sindaco, non hanno nessun obbligo nei confronti dei profughi (clandestini, immigrati), che spesso e volentieri sono portatori di criminalità.

paolo menis-4PAOLO MENIS (Movimento 5 Stelle)

Il Comune di Trieste dovrà porre un limite massimo al numero di persone accoglibili sul territorio perché è necessario che tutti i comuni della Regione, in base alle proprie capacità, si facciano carico dei migranti. Per favorire l’integrazione e l’accettazione da parte della popolazione della loro presenza, gli immigrati potranno essere impiegati, per esempio, in lavori socialmente utili di pulizia e manutenzione di spazi pubblici o anche presso associazioni locali di varia natura. Ovviamente a due condizioni: costo zero per il pubblico, perché queste persone già beneficiano di servizi, e senza togliere le risorse a favore dei residenti che si trovano in difficoltà che dovranno beneficiare un’integrazione al reddito erogata anche dal Comune.

vito potenza-2VITO POTENZA (Lista Vito Potenza)

Il futuro sindaco deve richiedere ed ottenere un tavolo di trattativa con il governo ed affrontare il problema immigrazione sostenendo i vincoli del Trattato di Pace. Dunque Trieste al momento non è soggetta alle direttive europee sull'immigrazione,di conseguenza potremmo avviare scelte più efficaci  per la gestione di tale problema.

rosolen-3ALESSIA ROSOLEN (Un'Altra Trieste Popolare)

L'immigrazione è una bomba sociale che non verrà disinnescata dalle omelie del centrosinistra, ma non può essere gestita da politici populisti e impreparati. Necessario stabilire una quota massima di stranieri ospitabili in città con un atto ufficiale. La conferenza Stato - Regione ha fissato la soglia di sostenibilità (2,19 per mille). Doveroso chiarire, nero su bianco, che Trieste inaugurerà una nuova stagione di rigore e fermezza nei confronti dei flussi migratori. Basta buonismo terzomondista.

marino-sossi-3-2-2MARINO SOSSI (Sì-Sinistra per Trieste)

Per attuare una politica rispettosa dei diritti umani e civili, è necessario agire su diversi piani e valutare attentamente le capacità ricettive del Comune, in modo da evitare che il sistema collassi. E’ altresì necessario promuovere processi di integrazione che favoriscano l'apprendimento della lingua italiana e delle regole di convivenza sociale oltre a creare un albo di mediatori culturali per garantire un supporto qualificato ai cittadini stranieri.

nicola-sponza,-candidato-sindaco-di-uniti-per-trieste-2NICOLA SPONZA (Uniti per Trieste)

Nonostante tale tematica sia prettamente di competenza Nazionale, il futuro Sindaco potrà sicuramente fare leva in ordine al rispetto del principio di proporzionalità tra popolazione e capacità di recepimento delle ondate migratorie, opponendosi nel caso sia le Autorità volessero allocare in Città un numero di migranti incompatibile con il tasso di popolazione residente. Emissione di una ordinanza anti-accattonaggio; fenomeno purtroppo in costante crescita e privo di una qualsivoglia regolamentazione.   

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