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Opicina, Carini (Startup Trieste): «Necessario rilancio zona, creare aree per camper»

Lo sottolinea il candidato sindaco della lista civica apartitica Startup Trieste, Fabio Carini

Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Opicina Camper Park, ovvero un’area attrezzata per accogliere degnamente i camperisti, finora privi di una vera e propria zona a loro dedicata se non quella a misura anti-uomo posizionata sotto la superstrada a Campo Marzio, invogliandoli a visitare comodamente Trieste ed il suo altipiano e non solo ad attraversarla in direzione Croazia.

Così, spiega il candidato sindaco della lista civica apartitica Startup Trieste, Fabio Carini, anche Opicina potrebbe diventare un luogo turistico ricco di attrattive, tra punti di interesse storico e naturalistico finora mai valorizzati a dovere, tra mancanza di indicazioni, siti in stato di degrado e grandi parcheggi senza controlli.

Proprio nel parcheggio sito nei pressi del quadrivio, di fronte al distributore di benzina sulla SS14, potrebbe sorgere l’Opicina Camper Park, un gioiello dedicato ai tanti turisti che viaggiano sulla casa a quattro ruote ed a Trieste sono da sempre abbandonati al loro destino. Utilizzando lo storico tram, sarebbe facile ed entusiasmante raggiungere il centro città ma, ottimizzando il collegando ciclopedonale tra l’area di sosta attiva ed il cuore di Opicina, quest’ultima avrebbe tutte le carte in regola per conquistare la sua fetta di avventori.

Al termine di una visita mirata ad Opicina, snodo importante per chi arriva nel capoluogo giuliano, Carini evidenzia criticità e margini di sviluppo per una località erroneamente considerata solo di passaggio.

All’uscita della stazione del tram sono pochi i cartelli che indicano le possibilità per i turisti di dirigersi verso luoghi turistici dell’altipiano, come il giardino botanico la Carsiana, la Grotta Gigante o la stessa passeggiata panoramica della Napoleonica, distante solo poche centinaia di metri.

Proseguendo la strada verso l’Obelisco ci si imbatte nella rotonda che collega i principali assi viari, accanto ai quali sono stati realizzati negli ultimi anni grandi parcheggi, che invece di fungere da deposito per mezzi, fermi anche da mesi, potrebbero diventare aree attrezzate per chi arriva in città con il camper, dotate di servizi adeguati.

Continuando il cammino sembra quasi una presa in giro il cartello, ormai da tempo completamente imbrattato, posto nel sottopasso a pochi metri dall’imbocco della Napoleonica e della fermata del tram. La tabella cita “recupero e riqualificazione percorso pedonali”, ricoperta di vernice, ormai non più leggibile, in uno spazio che dovrebbe tutelare il passaggio delle persone da un lato all’altro della carreggiata e che si trova in una situazione di degrado, tra sporcizia, rifiuti e scritte ovunque.

Poco più avanti ecco l’inizio della Napoleonica, una delle passeggiate panoramiche della città più apprezzate dai turisti e dagli stessi triestini. Un’idea per rendere più fruibile il sentiero, potrebbe essere quella di posizionare luci ad energia solare, con un sistema totalmente green, per consentire l’utilizzo del tratto anche nelle ore serali, ad esempio per i tanti amanti del running.  Proprio nel piazzale da dove parte la Napoleonica e da dove si arriva facilmente sia con il tram sia con l’auto, potrebbe trovare posto anche un ufficio turistico, in grado di garantire informazioni sulle bellezze del territorio sia per chi è diretto verso Opicina, sia per chi arriva da fuori regione o da oltre confine, diretto invece verso il centro cittadino.

Restano poi alcuni luoghi in totale stato di degrado, che hanno segnato la storia di Opicina soprattutto negli ultimi anni, quando sono diventati non più semplici edifici abbandonati ma ruderi devastati. E' il caso dell'ex hotel Obelisco, per cui ancora non si riesce a trovare un concreto recupero, e soprattutto l'ex caserma Monte Cimone a Banne, una sorta di piccola cittadina da 250mila metri quadrati, semi distrutta e meta continua di vandali. In questo caso tanti i progetti annunciati in passato dal Comune, nessuno finora ha visto la luce.

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